Dopo la Croazia anche la Francia ferma le trivelle in mare
La Francia dice Stop alle trivelle. La ministra dell’Ambiente e dell’Energia Ségolène Royal ha annunciato ieri di voler chiedere una moratoria sulle ricerche di idrocarburi nel Mediterraneo. “In considerazione delle drammatiche conseguenze che potrebbero colpire tutto il Mediterraneo in caso d’incidente dovuto alle perforazioni petrolifere – si legge nel testo diffuso dal Ministero dell’Ambiente francese – Ségolène Royal decide di applicare una moratoria immediata sulle ricerche di idrocarburi nel Mediterraneo, sia nelle acque territoriali francesi, sia nella zona economica esclusiva”.
La decisione del governo francese segue quella del Premier croato dello scorso 22 gennaio che ha stabilito una moratoria sulle nuove trivellazioni in Adriatico. “Di segno opposto – rileva il Comitato promotore per il Si al referendum del 17 aprile – la strategia energetica del governo italiano che dal 1 gennaio 2016 ha concesso alle multinazionali del gas e del petrolio di poter estrarre idrocarburi senza limiti di tempo entro le 12 miglia dalla costa. E’ inspiegabile che l’Italia con 7.500 km di coste che si affacciano nel Mediterraneo e interessi economici di primaria importanza nei settori della pesca e del turismo continui a puntare sulle fonti fossili”.
Il Referendum del 17 Aprile “rappresenta quindi una grande opportunità per il Paese, uscire da una condizione di subalternità nei confronti delle lobby del petrolio e agganciare un trend europeo che sta accelerando la transizione energetica verso un moderno sistema basato su rinnovabili ed efficienza energetica, per combattere i cambiamenti climatici e innovare il nostro sistema produttivo”. Il Comitato VOTA SI’ Ferma le trivelle chiede al Governo italiano di seguire l’esempio degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo invertendo la rotta sulle scelte energetiche e per la salvaguardia del Mare Nostrum. Il Comitato VOTA SI’ in vista del Referendum del 17 Aprile ha già chiesto un incontro pubblico al Premier Matteo Renzi per un confronto sulla vera posta in gioco del Referendum: le scelte energetiche da fare per raggiungere l’indipendenza energetica e affermare un modello di sviluppo sostenibile.
Nella foto la ministra per l’ambiente Ségolène Royal