Dr Fischer a rischio chiusura, salta la trattativa. Airaudo: ora deve intervenire il governo
Salta la trattativa per la Dr Fischer, l’ex Philips oggi di proprietà tedesca. L’azienda, che nei giorni scorsi ha aperto la procedura di mobilità per tutti i 62 dipendenti, ha proposto – nell’incontro all’Unione Industriale di Torino – altri otto mesi di lavoro, ma con 25 licenziamenti entro la fine di novembre e non volontari.
«La volontà di chiudere – commenta Giorgio Airaudo, parlamentare di Sel – va fermata. Dall’azienda è arrivata una provocazione che giustamente il sindacato ha respinto. Ora deve intervenire il governo chiamando in causa la multinazionale che è responsabile dello smantellamento dello stabilimento». I lavoratori hanno deciso di continuare l’assemblea permanente, in corso da circa 20 giorni, per presidiare 24 ore su 24, domeniche incluse, lo stabilimento e impedire che l’azienda porti via macchinari e stock di lampade. Della vicenda si è occupato anche il Consiglio comunale di Alpignano. «L’azienda ci ha parlato di un business che può durare altri cinque anni – dice Giovanni Milesi, della Filctem-Cgil -, non capiamo perché debba cessare l’attività. Abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di intervenire».