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Giovedì, 20 febbraio 2014

E’ morto Gianni Borgna. Ci mancherà

Borgna

Saggista, critico musicale, militante politico. Gianni Borgna ha partecipato alla vita istituzionale nel Lazio e a Roma portando la sua passione culturale nell’azione amministrativa. Per 13 anni assessore alla cultura del Comune, prima con Rutelli e poi con Veltroni, proprio l’anno della sconfitta scrive “Capitale di cultura” con Carlo Fuortes, Roberto Grossi e Angelo Zacconi Teodosi, racconto e bilancio di 15 anni di politiche a Roma.
Gianni Borgna ritorna alla svolta del 1993, alla vittoria di Rutelli e a quella Roma spenta che usciva da tangentopoli. Musei chiusi quattro pomeriggi su sette, poche biblioteche comunali e spazi espositivi risicatissimi.
Abbiamo riguardato alla sconfitta del 2008 e giustamente discusso della discontinuità necessaria oggi anche rispetto a quell’esperienza della sinistra al governo della Capitale, ma vale la pena rileggere queste pagine di Gianni Borgna per capire dove eravamo e cosa dobbiamo a persone come lui. Discreto e intelligente voglio ricordare la sua grande disponibilità, pronto a dare un consiglio, quando serviva, con l’idea di essere parte di un cimento collettivo per rafforzare le politiche culturali pubbliche in questo paese. Ciao Gianni, ci mancherai.

Commenti

  • Stelvio Antonini

    Condivido quello che dice Cecilia, Gianni ci mancherà. Ho potuto conoscere Gianni alla fine degli anni ’80. Per quanti di noi erano giunti dalle province italiane a lavorare a Botteghe Oscure era un punto di riferimento fondamentale. Era di una sensibilità umana straordinaria. Ed era una fonte inesauribile d’informazione e dicultura. Ciao Gianni, continueremo a tener conto dei tuoi insdegnamenti.

  • Claudio Nesti

    Ho conosciuto Gianni Borgna a monte Mario,quando io ancora, per ragioni di età, non potevo iscrivermi alla fgci, ma ero “pioniere dell’unita. La sua storia politica è stata interamente nel solco della lenta ed inarrestabile dissoluzione della sinistra italiana insieme al pci ed alle sue successive metamorfosi. Questa mia opinione non mi permette di dire mi mancherai. Non mi impedisce dire: sit tibi terra levis!