Le commissioni Ambiente e Giustizia del Senato hanno approvato senza modifiche rispetto al testo della Camera il disegno di legge sugli eco-reati. Una legge pronta ora per l’approvazione definitiva in Senato. Questa sera alle 20 è stata convocata una conferenza dei capigruppi che dciderà sulla calendarizzazione in Aula del provvedimento, che nelle attese potrebbe essere approvato già nella settimana entrante.

Per Sel parla la capogruppo a Palazzo Madama, Loredana De Petris che afferma: «Al peggio non c’è mai fine». Il punto su cui si sono concentrate le critiche più nette riguarda le disposizioni in merito alla tecnica dell’air gun, per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nei mari.

Il Pd ha presentato un ordine del giorno, che è stato accolto e che impegna il governo ad “adottare le misure atte a verificare e monitorare gli impatti ambientali dell’uso dell’air gun al fine di procedere, qualora si rendesse necessario, ad una razionalizzazione e normazione del suo utilizzo ed eventualmente al suo divieto”. Approvato anche un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, sempre sull’air-gun che chiede al governo di “adottare le misure necessarie volte a verificare gli impatti dell’ecosistema marino della tecnica dell’air-gun e delle altre tecniche esplosive per l’attività di ricerca e di ispezione dei fondali, anche al fine di procedere alla fissazione di un divieto di utilizzo delle medesime tecniche”. L’odg M5S invita il governo a “valutare la sospensione delle nuove attività di coltivazione di idrocarburi liquidi entro le dodici miglia dalle linee di costa e dalle aree marine e costiere protette”.

Il tema dell’air gun ha suscitato le più vive proteste di Sel. «In commissione non è stato accettato neppure il nostro ordine del giorno in cui chiedevamo la sospensione della tecnica dell’airgun: è semplicemente vergognoso – ha dichiarato De Petris -. Tra l’altro, è un governo solo a servizio delle compagnie petrolifere straniere, perché quelle italiane non prevedono l’uso dell’airgun. Questo non faciliterà i lavori in Aula, ci saranno sicuramente degli emendamenti da parte delle opposizioni, e non escludo anche di Sel».

Critico anche Gal, che con il senatore Giuseppe Compagnone ha preannunciato la riproposizione degli emendamenti a firma del gruppo in Aula. E’ sempre il tema dell’air gun a suscitare le proteste. “Il governo sta facendo la scelta più scellerata, ovvero quella di tutelare gli interessi delle lobby del petrolio anzichè quelli del Mar Mediterraneo, del territorio italiano , dell’ambiente”, ha affermato. Sulla stessa linea i senatori del Misto ex grillini. “Il monitoraggio sugli impatti ambientali dell’uso di air gun? Un contentino per noi e un grande regalo per i potenti” hanno lamentato Laura Bignami, Maria Mussini e Luis Alberto Orellana, commentando il via libera all’odg del Pd. “Per chi abbia la memoria corta è giusto ricordare che il Senato ha già votato sull’air gun quale reato penale – hanno sottolineato -. E’ evidente, quindi, che il monitoraggio non è altro che una presa in giro. Era giusto e doveroso, invece – hanno proseguito – impegnare il governo a sospendere il rilascio delle autorizzazioni di ricerca mineraria marina attraverso questa tecnica, come avevamo chiesto in un ordine del giorno ad hoc. Ma, evidentemente, la frenesia di licenziare il provvedimento sugli ecoreati ha avuto la meglio persino sul buon senso”. “Che senso ha, infatti, autorizzare tali ricerche se ancora l’Italia è in attesa delle direttive Ue? Dopo 21 anni in attesa di una legge in materia – hanno concluso – nessuno di noi voleva ostacolarne il percorso. La nostra era una proposta ragionevole. Ma dobbiamo registrare che, per l’ennesima volta, il modo di legiferare si è rivelato sbagliato”