«Dopo il suicidio del Pasok, ora assistiamo al suicidio del Partito Socialista Francese. E’ l’intero campo del socialismo europeo che rischia l’osso del collo. Essere complici delle politiche liberiste, di austerity e antisociali di Bruxelles non porta nulla di buono». Lo scrive su twitter Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, dopo il crollo dei socialisti francesi alle elezioni dipartimentali di ieri.

E di crollo vero e proprio lo sanno anche i dirigenti del partito di Hollande. E’ stato lo stesso premier Manuel Valls ad ammettere la sonora sconfitta. «Questa sera la destra repubblicana ha conquistato una vittoria incontestabile».  Il secondo turno ha tolto infatti  alla gauche circa la metà dei dipartimenti che controllava.

Il conteggio finale dei 101 dipartimenti francesi dopo il ballottaggio delle elezioni amministrative, vede il centrodestra UMP-UDI, che controllava 40 dipartimenti su 101, strapparne in tutto 28 alla destra. La sinistra, che ne controllava 61, ne strappa 1 alla destra. Il nuovo panorama vede 67 dipartimenti in mano al centrodestra e 34 alla sinistra.

Niente exploit per Marine Le Pen, con il Front National che non riesce a conquistare il suo primo dipartimento.