Emergenza Italia, appello agli amministratori locali: impugnare decreto sblocca Italia alla Consulta
Che paradosso: mentre in tutta Italia le piogge mettono a rischio i territori in dissesto idrogeologico e l’allerta meteo fa chiudere scuole e uffici pubblico, è stato approvato un decreto che non sblocca l’Italia, ma l’asfalta di cemento: fondi per sole e inutili grandi opere degli amici (come i fondi per la Orte Mestre collegata a Vito Bonsignore, esponente di Ncd), per la cementificazione e la trivellazione incontrollata del territorio, per tenere in vita inceneritori fuori dal tempo e favorire le rendite di pochi. Pochi spiccioli per le reali emergenze del Paese che anche nella giornata di oggi allarmano tutte le città, come la messa in sicurezza del territorio che porta ogni anno morti e danni economici enormi. La modernità di questo governo è tornare al tempo delle rendite e delle grandi imprese di costruzione che distruggono il territorio, non quella di creare lavoro sfruttando il patrimonio ambientale del Paese.
Per questo Sinistra Ecologia Libertà chiederà, attraverso i suoi amministratori locali, a tutte le Regioni di impugnare il testo di fronte alla Corte Costituzionale e, se necessario, raccoglieremo le firme per il referendum abrogativo.
*responsabile nazionale Sel ambiente
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Gianvito Rossi