Emilia Romagna, votare Sel per portare la sinistra in Regione
Domenica si vota in Emilia Romagna. Si tratta di elezioni importanti, che chiuderanno una fase – il quindicennio a guida Vasco Errani – e segneranno l’apertura di un nuovo ciclo.
Ciò nonostante il rischio astensione è altissimo: in un contesto di sempre maggiore disaffezione, le responsabilità diffuse della politica e dei partiti potrebbero far disertare le urne anche a coloro che hanno sempre giocato un ruolo attivo, laddove la larga partecipazione rappresentava una caratteristica distintiva per la democrazia nella nostra regione.
Sel non ha atteso la campagna elettorale per organizzare iniziative sul territorio e per restare in costante contatto con chi tutti i giorni deve faticare per portare avanti la propria vita o quella della propria famiglia: la nostra bandiera l’avete sempre vista davanti alle fabbriche, nei mercati e nelle piazze; lì dove è naturale che chi fa politica e si sente di sinistra debba stare.
Noi di Sel, attraverso la consultazione diretta della nostra base, abbiamo scelto di stare nella coalizione di centrosinistra guidata da Stefano Bonaccini, anche per arginare il pericolo Lega Nord.
E di starci con le nostre idee e le nostre proposte; alcune di queste sono comuni al nostro principale alleato, il Pd, altre rappresentano il nostro specifico contributo e maggiore sarà il consenso che raccoglieremo più esse potranno pesare nel prossimo Consiglio regionale.
C’è bisogno di sinistra in Emilia-Romagna! Una sinistra forte e di governo che scongiuri allargamenti al centrodestra sulla scia del Governo Renzi anche nei territori. Niente patti del Nazareno ma con i cittadini!
Nei giorni scorsi i capigruppo di Sel alla Camera e al Senato hanno incontrato la segretaria generale della CGIL, Susanna Camusso, per condividere le preoccupazioni sul Jobs Act e sulla Legge di Stabilità in discussione in questi giorni e per confermare l’appoggio incondizionato di Sel alle mobilitazioni delle prossime settimane, a partire dallo sciopero generale.
Ecco, pensiamo che il premier Matteo Renzi abbia il dovere di ascoltare la sofferenza sociale piuttosto che liquidare i sindacati con facili e irrispettose battute; sono temi ai quali sappiamo non essere insensibile il Pd emiliano-romagnolo, noi di Sel anche nella nostra regione saremo il cardine tra la politica e il mondo del lavoro.
QUESTO è IL NOSTRO FILO ROSSO!
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