F35, un programma di acquisto da cancellare….
Se nelle aule parlamentari si accende il dibattito, tante sono le organizzazioni che si mobilitano, chiedendo meno aerei d’attacco e più equità sociale. In queste ore la campagna “Taglia le ali alle armi”, cui si deve un prezioso lavoro di ricerca e informazione, ha diffuso un comunicato dal titolo emblematico: “F-35 a terra: cosa aspetta il Governo a cancellarli?”.
Le tante ragioni del dissenso al programma Joint Strike Fighter vengono riassunte in 10 argomenti, corrispondenti ad altrettanti avverbi: 1. eticamente, 2. costituzionalmente, 3. economicamente, 4. socialmente, 5. tecnologicamente, 6. politicamente, 7. industrialmente, 8. occupazionalmente, 9. militarmente, 10. strategicamente.
La Campagna sollecita un confronto urgente col premier Renzi e la ministra Pinotti. «Rispondendo a una nostra richiesta fatta nei mesi scorsi – precisa Francesco Vignarca, coordinatore Rete Italiana Disarmo – la ministra Pinotti, pur dichiarandosi disponibile a incontrarci, aveva giustamente anteposto la necessità di riferire in Parlamento circa gli F-35. Ora, terminata questa fase, ci aspettiamo che mantenga l’impegno».
Tutti i cittadini, comunque, sono invitati a far sentire la loro voce, anche attraverso i social network: l’hashtag di riferimento è #F35diteciperché. Il testo dell’appello è disponibile sul sito www.disarmo.org/nof35 «Di fronte a un disastro politico, prima ancora che militare, è necessario riscoprire il buon senso».
Uno dei video prodotti di supporto alla campagna “Taglia le ali alle armi” contro i caccia F-35
Un video diretto da Giorgio Magarò con Salvatore Laforgia