Farina: no al daspo. Il frutto delle azioni di pochi non deve ricadere su molti che hanno manifestato pacificamente
«Tra le conseguenze dei pessimi eventi del corteo milanese del 1 maggio, ve ne sono alcune che rischiano di conseguire disastri democratici. In Parlamento si discutono già testi di legge che vogliono estendere l’abnorme, e verosimilmente incostituzionale, legislazione sugli stadi alle manifestazioni politiche e più volte nei mesi scorsi si è tentato di estendere il Daspo o la flagranza differita anche alle manifestazioni politiche o sindacali». Lo afferma il deputato milanese di Sel on. Daniele Farina.
«Quel dibattito che leggiamo sui giornali teso ad estendere il perimetro delle misure di pubblica sicurezza esistenti e introdurne di nuove, prosegue il deputato di Sel, è un pessimo viatico verso scenari legislativi allarmanti: democraticamente allarmanti. Se questo accadesse sarebbe il peggior frutto dell’insensata azione di pochi a danno di molti. Che proprio la festa dei lavoratori sia il punto di partenza di una restrizione della libertà di manifestare sarebbe una beffa insostenibile. Per questo espongo un cartello con un doppio no. No ai guastatori delle vie di Milano e delle manifestazioni altrui e no ai guastatori di Costituzione», conclude Farina.
Commenti
-
francesco
-
Mario Iacobelli