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Giovedì, 8 maggio 2014

Fermiamo il Jobs Act: le domande da una partita Iva

2domandeRENZI

Commenti

  • fabio

    belle… bravi… finalmente….

  • Dario

    Matteo Renzi ieri, ad Announo, si chiedeva se la misura degli 80€ non fosse di sinistra. Gli avrei risposto, no caro Matteo: la sinistra sarebbe partita da incapienti, pensionati e partite IVA in difficoltà, poi se c’era spazio si pensava al resto. E soprattutto, non considerare il reddito familiare è una grandissima ingiustizia sociale: quegli 80€ finiranno spesso in famiglie in cui uno guadagna 1400€ e l’altro più di 3000€, e non in famiglie dove magari entrambi guadagnano 1500€ o ancor peggio uno dei due, o tutti due, sono incapienti.
    Ma del resto, chi si aspettava niente. E più vedo salire Renzi più mi incazzo per la mancata elezione di Bersani e per il mancato sostegno da parte di Grillo, coerente sì con le sue scelte, ma fatalmente superficiale nel farlo.

  • Totoro Unchained

    Ho una partita IVA a regime dei minimi e guadagno circa € 6.000 lordi all’anno con un prelievo fiscale del 30,72%. L’anno prossimo dovrò passare alla partita IVA “normale”. Come farò a sopravvivere con un prelievo fiscale vicino al 50%?

  • battistino

    Finalmente si parla di questa situazione assurda. Si elggono cose indecenti anche a sinistra, come le partite iva sono il centro dell’evasione. certe volte è anche vero, ma non ci si chiede mai ad esempio come mai questi terribili evasori alla fine del mese hanno dei netti che sono o uguali o inferiori ad un salario metalmeccnico. si è fata tanta speculazione per occultare io veri evasori. si paga cifre incredibili per inps inail pensioni e non si ahnno garamnzie di alcu tiopo, se uno si fa male, quando srta fermoacasa ciccia, e quandosi va in pensione abbiamo pensioni poco sopra la minima, queta è la nostra realtà.

  • Surface

    Non c’è certezza sui tempi di pagamento, le tariffe senza più nessun riferimento hanno portato a lavorare a tariffe orarie bassissime, molto meno di un dipendente, una badante, o chi fà pulizie, (con tutto il rispetto x questi lavori) guadagnano molto di più. Contributi previdenziali minimi troppo alti per chi ha un basso fatturato, spese di gestione alte, commercialisti sempre più cari, aliquote delle imposte troppo alte e richieste addirittura in anticipo a novembre. Come se non bastasse ora ci obbligano ad installare il pos per i pagamenti, un’altra gabella di circa € 200,00 fissi all’anno più le commissione sulle transazioni, un’altro regalo alle banche!!! Quando paghiamo dobbiamo pagare, quando incassiamo dobbiamo pagare, bastaaaa ci siamo stufati. Se stiamo male oltre che non abbiamo diritto a nessun rimborso perdiamo soldi in quanto nessuno fà il nostro lavoro, ma le spese ci sono comunque. Per noi non ci sono scioperi, manifestazioni, ferie in serenità, niente. I professionisti non sono tutti uguali, alcuni viaggiano a livelli altissimi, altri stanno più male di un impiegato. VOGLIAMO ESSERE TUTELATI E GARANZIE ANCHE NOI. SUBITO.

  • Carla Ruggiero

    Buongiorno ho aperto una partita iva a gennaio 2013 a giugno 2013 sono stata operata di tumore. La mia capacità di lavoro è pari a 0, non ho percepito nulla di malattia, perchè però devo continuare a pagare le tasse?

  • MAX

    La sinistra dalla parte di chi non è dipendente ( o un pensionato che lo è stato)? Informatevi bene sulla storia della Gestione Separata, uno scempio fatto di continui aumenti contributivi per finanziare i tutelati e di meccanismi perversi e penalizzanti di acconti e saldi anziché di semplici versamenti mensili. Informatevi su chi ha voluto questo e sul perché, e su chi poi ha lasciato lo scempio intatto facendo orecchie da mercante. Informatevi sul minimale INPS per artigiani e commercianti. Altro scempio. Informatevi sul perché a parità di reddito un autonomo, artigiano, commerciante che sia deve pagare più IRPEF di un dipendente o di un pensionato ( e ciò prescinde già dagli 80 euro di Renzi ) e scoprirete che lo hanno voluto i sindacati.
    Non lasciatevi coinvolgere per diventare i nuovi portatori di tamburelli e bandierine colorate nelle manifestazioni con i giocolieri. La sinistra da sempre tortura chi non è dipendente per portare acqua al mulino dei poteri forti dei dipendenti. E’ una logica poco di sinistra, ma è così….

  • Marco

    Che rigore e finezza di analisi! Complimenti.

  • MAX

    grazie…e non ho voluto dilungarmi in tecnicismi noiosi…

  • MAX

    Se il redito è di 6000 euro annui il prelievo non sarà del 50 per cento…..Non lasciarti coinvolgere e fregare dalla demagogia della sinistra. La sinistra ha sempre voluto la distruzione del lavoro autonomo. Non sopporta il lavoro non dipendente. Hai un prelievo inps esorbitante perché questi signori hanno voluto abbattere lo scalone Maroni ( soprattutto il PRC, dal quale promana SEL).Fino all’altro giorno SEL voleva il contributo INPS al 33 per cento sul reddito di lavoro autonomo, dicendo che così si equipara l’aliquota a quella dei dipendenti, ma omettendo di dire che è diversa la base imponibile.
    Paghi più IRPEF di un dipendente perché loro hanno sempre voluto la “discriminazione qualitativa” dei redditi, per cui incredibilmente lo stesso reddito viene tassato in modo diverso. Per la sinistra un dipendente con 7899 euro di reddito è un incapiente, un autonomo no…e deve versarne un botto di IRPEF ed ADDIZIONALI. Potrei continuare ma sarei noioso.
    Non dico che per te sia meglio la destra, ma sicuramente la sinistra è la maggior responsabile di questa situazione e votare a sinistra significa essere masochisti.

  • Marco

    Peccato!

  • MAX

    MI SPIACE NON ESSERE IL TUO LIBRO DI TESTO, CARO IL MIO SIMILCOMUNISTOIDE. MA STAI SERENO: E’ SUFFICIENTE CHE STUDI LA STORIA E CHIEDI AI TUOI “COMPAGNI”…

  • Marco

    Senti max, anzi MAX, hai sbagliato persona, io da sempre lavoro come freelance.

    In questo paese ha governato per poco più di quarant’anni la Dc e per quasi venti Berlusconi. La sinistra “similcomunistoide” ha commesso tanti errori e tra gli altri quello di non aver capito che anche il mondo del lavoro stava mutando, che aumentava il numero dei cosiddetti lavoratori atipici e che una parte di questo mondo andava incontro a un processo di “proletarizzazione” o di impoverimento se preferisci.

    Ma una analisi sbagliata della realtà del mondo del lavoro non fa di te un “torturatore di chi non è dipendente per portare acqua al mulino dei poteri forti dei dipendenti” – frase di cui peraltro mi sfugge il significato.

    Io sono molto sereno e non urlo. Tu, al contrario, mi sembri un pò agitato. Una bella gita al mare o in montagna o in campagna ti aiuterebbe a rilassarti. Ti fai un bel bagno o una bella camminata, un bel pranzo e poi ti leggi un bel libro. Di storia magari.

    Comunque, per rinfrescarti un pò la memoria, quelle che seguono sono alcune righe di un articolo pubblicato su Rinascita nel mese di aprile 1946:

    “Per sradicare i privilegi di quei gruppi economici ancora semifeudali e monopolistici, che sono stati gli artefici del fascismo, della guerra e del disastro nazionale, il Partito Comunista, deciso a sostenere nella Costituente il programma di rinnovamento economico proposto dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro, rivendica:
    la nazionalizzazione della grande industria monopolistica essenziale ai fini della riorganizzazione industriale, dei servizi pubblici, delle grandi banche e delle società di assicurazione;
    la istituzione di Consigli di gestione con rappresentanza di tutti i fattori che contribuiscono alla produzione;
    la difesa dell’artigianato e della piccola e media industria;
    una profonda riforma agraria che tenda a eliminare la grande proprietà latifondista, ad avviare la grande azienda verso forme di conduzione cooperativa, a rinnovare i contratti agrari a favore dei coltivatori, a estendere, proteggere e aiutare la piccola e media proprietà, a far sparire la disoccupazione cronica, a elevare la produttività generale dell’agricoltura italiana.”

    E stiamo parlando del Pci di Togliatti dell’immediato dopoguerra.

  • MAX

    La sinistra è la pigna nel culo dei freelance e del mondo del lavoro non dipendente in generale. Va bene a statali, pensionati, dipendenti di grandi aziende.Se penso a quello che ha fatto la sinistra…altro che nervoso divento! E ancora avete il coraggio di parlare….
    Aggiungo, per rinfrescarti io un po’ le idee, che il massacro alle partite IVA è stato fatto da Prodi durante quell’unico anno e mezzo in cui ha governato la sinistra, e su impulso del PRC, strenue difensore dei deboli. E non è stato un “errore”, ma una scelta. Io riporto la storia attuale, i fatti attuali, non quello che diceva Togliatti nel dopoguerra…..
    Quando vedrò che qualche similcomunistoide presenterà emendamenti per rimediare alle sconcezze fatte avrà la mia stima, ma per ora sentire il programma di Togliatti nel dopoguerra mi fa tenerezza…..

  • Marco

    Ma questo è o no il sito di un partito di sinistra?
    E non sei venuto qui a commentare alcune delle proposte di Sel in materia di lavoro autonomo?

    Ti ripeto, essendo un freelance da sempre – sia come lavoratore a partita iva che come co. co. co. oppure come co. co. pro – so bene quali danni abbiano fatto i governi succedutisi negli ultimi vent’anni.

    Ma ti posso assicurare che non è andata meglio né ai lavoratori dipendenti né ai pensionati. Anzi, negli ultimi venti anni abbiamo assistito alla sistematica precarizzazione e smantellamento delle tutele e dei diritti del mondo del lavoro dipendente e le pensioni sono state letteralmente massacrate (la riforma Fornero, pensioni e articolo 18, ti dice nulla?).

    Ma a te interessa trovare un capro espiatorio in una fantomatica alleanza tra lavoratori dipendenti e poteri forti. Hai bisogno di una teoria del complotto per comprendere ciò che accade intorno a te.
    Hai veramente bisogno di leggere un libro di storia.

    Riguardo all’articolo di Rinascita.
    Tra la fine degli anni ottanta e l’inizi degli anni novanta il mondo del lavoro, tutto, ha subito una graduale e profonda trasformazione.
    La sinistra, o una sua parte, ha osservato questo processo attraverso le lenti distorte di un’analisi del mondo del lavoro che non corrispondeva più alla realtà ormai in via di trasformazione del lavoro – o dei lavori, come si usa dire oggi.
    E, di conseguenza, ha commesso una serie di errori.

    L’articolo di Rinascita serviva a dimostrare che persino nel 1946 non c’era nel Pci di Togliatti un’ostilità preconcetta nei confronti della piccola impresa o dell’artigianato.

    I parlamentari di Sel hanno presentato emendamenti e proposte di legge.

    Quello di Sergio Boccadutri e altri parlamentari di Sel, ad esempio:
    «Il Governo ha cambiato il parere da “raccomandazione” a “accolto” su un mio ordine del giorno – collegato alla conversione del DL Poletti – che chiede l’estensione del regime dei minimi fino al 31 dicembre 2016 per le partite Iva con volume d’affari fino a 65mila euro intestate a giovani fino a 35 anni».

    Ma sono sicuro che non avrà lo stesso la tua stima.
    L’ideologia acceca.

    Auguri, comunque, per il tuo lavoro.

  • MAX

    L’estensione a 65000 euro di fatturato per il regime dei minimi! Sapevo che saresti arrivato a questo! Perchè non dici anche che si applica a chi ha beni strumentali fino a 5000 euro annui e che è praticamente impossibile che con tali esigui beni strumentali si raggiunga un tale volume d’affari? Perché non dici anche che la direttiva europea sulla base della quale verrebbe esteso il regime dei minimi non dice quello che la legge italiana recepisce? Perché non dici che, cosi’ come recepito in modo distorto dalla normativa italiana, il regime dei minimi è l’istituzionalizzazione della concorrenza sleale e che molte di queste attività chiuderanno decorsi i termini di permanenza nel regime?
    Bisognerebbe specificare questi “dettagli” altrimenti chi legge e non conosce la realtà rischia di credere a verità distorte!
    Non è l’ideologia che acceca ma l’appartenenza ad un partito.
    Ovviamente auguri anche a te.