Fiat, Barozzino: la fabbrica perfetta? Non la pensano così le operaie
“Il ministro del Lavoro avvii subito un’indagine ministeriale nelle fabbriche Fiat, per verificare le conseguenze fisiche e psicologiche sui lavoratori/lavoratrici a seguito dell’introduzione della nuova metrica di lavoro, cioè della riduzione delle pause di lavoro collettive e dei tempi delle stesse”. Lo chiede il senatore Giovanni Barozzino, capogruppo di SEL in commissione lavoro, in un’interrogazione di cui è primo firmatario e sottoscritta trasversalmente da trentasette senatrici e senatori (ma sono molte di più le senatrici).
“I tempi ristretti delle pause impediscono di soddisfare le esigenze primarie minime, ovvero di usufruire dei servizi igienici. Tale situazione penalizza soprattutto le operaie, soprattutto quando la loro particolarità biologica si manifesta. Ma non solo, le tute bianche in dotazione, sono un problema in più per le donne”.
“Le operaie di Melfi hanno chiesto di poter usare pantaloni scuri. La controreplica: FCA fornisce alle operaie delle coulottes, a totale carico dell’azienda. Per le operaie, la proposta è irricevibile, lesiva della propria dignità”.
“E’ una vergogna che la FCA, per motivi che nulla hanno a che fare con l’organizzazione del lavoro, non possa concedere alle operaie di risolvere, almeno in parte, un problema così elementare. Solo l’ottusità preconcetta e ideologica della dirigenza aziendale, può negare una così evidente necessità. Bene fanno le operaie di Melfi – conclude Barozzino – a rivendicare un diritto di civiltà”.