Foresteria dell’esercito a disposizione dei politici a prezzi stracciati. Interrogazione di SI: governo spieghi utilizzo anomalo della struttura
Il governo spieghi se è vero e le ragioni per cui una struttura adibita ad alloggio nel centro di Roma per il personale militare, venga utilizzata prioritariamente da esponenti del governo, loro collaboratori, parlamentari ed ex parlamentari a prezzi stracciati.
E’ la richiesta ufficiale che il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana ha fatto al governo con un’interrogazione alla Camera (primi firmatari il capogruppo Arturo Scotto, Nicola Fratoianni, i componenti della commissione difesa di Montecitorio Donatella Duranti e Michele Piras).
La vicenda nasce da un’inchiesta giornalista de Il Fatto Quotidiano, da cui emergerebbe che la caserma dell’Esercito Italiano in Viale Castro Pretorio (Polo Logistico Pio IX) in cui sorge una foresteria utilizzata dal personale militare di passaggio a Roma, dalle famiglie dei militari feriti nel corso delle missioni internazionali, sarebbe prioritariamente utilizzata da esponenti politici – prosegue il quotidiano – tra gli altri il sen. Formigoni, il viceministro Nencini, l’on. Manciulli del Pd, dall’ex parlamentare Ncd De Camillis esperta della ministra della salute, da collaboratori di vari ministri.
Tale servizio di alloggio avrebbe peraltro un costo ridicolo, fra i 7 e i 35 euro a notte.
«Vogliamo capire le ragioni e chi ha autorizzato – afferma Arturo Scotto, capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana – l’utilizzo anomalo di questa struttura. Il governo da anni parla tanto di spending review, forse i nostri colleghi chiamati in causa da questa inchiesta potrebbero fare come facciamo noi affittarsi una casa o prenotare una camera d’albergo. Penso che tutto sommato ce lo possiamo permettere».