Fratoianni: invertire la tendenza in Europa e rimettere al centro le persone. Vendola: UE muore quando fa pagare prezzo crisi a ceto medio
«Dalle elezioni europee ci aspettiamo un buon risultato perché sappiamo che un domani questo risultato permetterà di denunciare e soprattutto di cambiare questa Europa che non va. Questa campagna elettorale per le europee è stata però tutta attorcigliata sull’Italia e sull’ombelico italiano. E’ stato rimosso il punto vero che è l’Europa e il problema è questa Europa». Lo ha detto il coordinatore nazionale di Sel Nicola Frantoianni, intervenendo oggi a margine di un corteo dei lavoratori della Seves.
«Dobbiamo costruire un cambiamento concreto – ha aggiunto il coordinatore Sel – delle politiche o non ce la farà nessun governo. Nè quello Renzi, che noi non sosteniamo, né un altro. Se non cambia l’Europa non cambia nulla». Secondo Frantoianni «bisogna invertire la tendenza in Europa, L’Altra Europa con Tsipras rimette al centro le persone, basta con la politica che mette al centro le banche, la speculazione». A chi gli chiedeva un parere se in base all’esito del voto delle elezioni europee ci potranno essere ripercussioni o una caduta del Governo Renzi, Frantoianni ha sottolineato che «con questo Governo non ci stiamo e siamo all’opposizione ma ci sentiamo comunque pronti anche per tornare a elezioni».
Per Nichi Vendola «Il problema dell’Europa è la diseguaglianza e non le battute da imbonitore di Grillo e di Berlusconi e neppure il populismo dolce dell’inquilino di Palazzo Chigi». Ne è convinto il leader di Sel oggi in Sardegna per una serie di incontri elettorali a sostegno della candidatura per le europee e per le comunali di esponenti del suo partito.
«L’Europa muore quando pensa di far pagare il prezzo della crisi al ceto medio – ha detto Vendola questa mattina a Elmas (Cagliari) -. Le guerre e le dittature sono nate sempre dalla crisi che ha spaccato il cuore al ceto medio. Chi dice, poi, che l’euro è la madre delle nostre sciagure è un imbroglione che cerca di non fare ragionare le persone sul fatto che il problema è che alcuni ne hanno troppi di euro e che troppi ne hanno veramente pochi».
«L’Italia e l’Europa mi sembrano piene di incendiari e non mi pare di vedere molti pompieri o costruttori – ha aggiunto Vendola -. Chi usa le parole come corpi contundenti per fare del male, chi rifiuta qualunque idea del confronto con gli avversari e pensa di avere l’esclusiva della verità in tasca è un pericoloso fondamentalista, è un talebano e dovrebbe essere allontanato dal consesso civile». Secondo Vendola «con il rancore, il risentimento e la paura vincono i soliti pifferai magici, i manipolatori delle coscienze e gli urlatori. Non è che Hitler fosse un genio, era un buffone che faceva l’imbianchino a Monaco di Baviera e che è diventato il cancelliere di un Reich perchè quando un buffone è in grado di catalizzare con una parola incendiaria e carismatica l’angoscia e il malcontento e quando la politica non si occupa delle cause, va tutto per aria».