Gela si ferma per lo sciopero generale: operai, commercianti e studenti in corteo
Monta la protesta a GELA, dove presidi e blocchi stradali continuano contro la mancata attuazione del protocollo sulla riconversione green della raffineria e per il via agli ammortizzatori sociali al migliaio di addetti dell’indotto. Oggi, giornata di mobilitazione cittadina e cortei, in concomitanza con lo sciopero generale proclamato dal Consiglio comunale.
Diecimila persone, secondo una stima degli organizzatori, stanno sfilando a Gela per rivendicare salute e lavoro. Ci sono operai, studenti, politici, imprenditori, sindacalisti, la giunta e il consiglio comunale, commercianti e artigiani, il mondo del volontariato, mamme e genitori di chi ha perso il lavoro. Il corteo, partito intorno alle 10, sta percorrendo tutto il centro storico, dopo essere partito dall’ospedale Vittorio Emanuele.
Domani, a Roma, è prevista una riunione al Ministero del lavoro dove sono stati convocati il sindaco, Domenico Messinese, e il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta (anche lui gelese), per definire misure straordinarie sull’uso degli ammortizzatori sociali. Ieri sera, a Palermo, proprio con Crocetta i sindacati hanno concordato i provvedimenti da chiedere anche per quei 70 operai che da sette mesi non hanno più né lavoro né indennità di sostegno. Per aiutare le imprese che chiedono la cassa integrazione sarà chiesta la decontribuzione della quota addizionale a loro carico e il ricorso ai prepensionamenti agevolati. Infine, sarà lanciata la proposta di affidare al governo la gestione dell’area di crisi di Gela attraverso la nomina di un commissario straordinario.