Gran Bretagna, il premier Cameron va alla guerra: pronti a bombardare la Siria
La Gran Bretagna rivede la sua lista di priorità nelle minacce da affrontare. Per questo David Cameron annuncerà oggi fondi extra per 12 miliardi di sterline all’anno (17,1 di euro) per i prossimi 5 anni per rafforzare le risorse dei militari, che rappresenteranno la prima linea di difesa sia contro il terrorismo di Isis, a scapito della polizia, che contro stati ostili: in primis la Russia, anche se non viene esplicitamente citata. Il premier britannico illustrerà oggi la nuova strategia di Difesa (“Strategic Defence and Security Review”) ai Comuni che, complessivamente, in 10 anni prevedera spese ulteriori per 178 miliardi di sterline (254 di euro). Il piano prevede l’acquisto di nove aerei per la sorveglianza marittima antisommergibili americani (P-8 Poseidon, versione militare del Boeing 737) per far fronte alle minacce – l’ultima, si è scoperto oggi, è in corso da 10 giorni – dei sottomarini russi che si avvicinano indisturbati alle basi in Scozia dei ‘Trident’ britannici. Minaccia per cui Londra, che ha smantellato nel 2010 la flotta aerea dei suoi aerei antisom Nimrod, ha dovuto chiedere aiuto a Francia e Canada.
Il secondo punto riguarda, scrive il Times, la costituzione, entro i prossimi dieci anni, di due “brigate d’attacco” formate ciascuna da 5.000 soldati in grado di essere rapidamente schierate su ogni fronte. A queste si affiancheranno – ma da subito – altri 10.000 soldati pronti ad essere impiegati all’interno del Regno Unito nelle strade delle città al fianco della polizia come prevede l’operativo ‘Temperer’, in funzione antiterrorismo. “La ragion d’essere della nuova strategia è che non possiamo scegliere tra la difesa convenzionale contro minacce provenineti da altri Stati e la necessità di contrastare minacce che non riconoscono i confini nazionali (il terrorismo di Isis o altri gruppi, ndr)”, dira’ Cameron, perche’ “oggi dobbiamo affrontare e rispondere ad entrambe. Tra le altre misure sarà prolungata la vita operativa di due squadroni di caccia-bombardieri Eurofighter per altri 10 anni, così come, ci sarà un aumento del 30% (2 miliardi di sterline) nelle spese contro il terrorismo per le forze speciali (Sas e Sbs). Da ultimo Cameron, forte della fronda all’interno dei laburisti – decine di deputati hanno minacciato il segretario Jeremy Corbyn di dimettersi se non fosse stata concessa loro libertà di voto – chiederà il via libera ai raid aerei in Siria, lo stesso che non gli venne clamorosamente concesso nell’estate del 2013.