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Lunedì, 13 luglio 2015

Grecia, abbiamo perso tutti

grecia

La fase finale della trattativa sulla Grecia è destinata ad entrare nella storia della costruzione (?) europea. La voglia di vendetta dell’ala dura dello schieramento nordeuropeo, cappeggiata dal Ministro delle Finanze tedesco Schaulbe, ha tenuto duro quasi su due ipotesi che chiamare provocazione è dir poco. La prima era l’uscita per 5 anni della Grecia dall’euro, ipotesi assolutamente senza base giuridica, e la seconda quella di trasferire in Lussemburgo, in una banca controllata dalla Germania, 50 miliardi di cartolarizzazioni greche tra proprietà e opere d’arte come “garanzia”. Oltre i limiti della decenza, e questo in un negoziato tra paesi che dovrebbero essere partner. Attraverso l’hashtag “ThisIsACoup” si è riversata la rabbia di chi rifiutava il tentativo di umiliare un piccolo paese ad opera di chi per anni e anni ha foraggiato, tollerato e perdonato la vecchia classe politica greca, che oltre a mentire sui conti dello Stato, ha solo rispettato al 20% le riforme sottoscritte per incassare 240 miliardi di aiuti.

L’accordo è stato alla fine siglato, e con buona probabilità porterà alla fine della Siryza che abbiamo conosciuto e anche, se non verrà discusso il tema della ristrutturazione del debito, all’ennesimo fallimento. Alexis Tsipras, che in un momento concitato del negoziato notturno si sarebbe sfilato la giacca offrendola ai partner in parte del pagamento, si ritiene soddisfatto perché “abbiamo evitato il piano per uno strangolamento finanziario e per il collasso del sistema bancario, abbiamo ottenuto l’alleggerimento del debito e finanziamenti a medio termine e evitato il trasferimento dei nostri beni all’estero”. E non sono obiettivi da poco, ma nella logica di un accordo al ribasso per la Grecia, che è vero che sconfigge i falchi che pretendevano la cacciata della Grecia a prescindere, ma penalizza fortemente Tsipras che dovrà ora cambiare maggioranza e ha avuto commissariata la gestione economica del paese con il probabile ritorno della troika.

La notte dei lunghi coltelli a Bruxelles lascia diversi morti e feriti sul campo. Da Angela Merkel, messa sotto tutela da Schaulbe, a Mario Draghi, apostrofato in mal modo dal Super-ministro tedesco. La Francia di Hollande si salva ai tempi supplementari, essendosi impegnata sul serio perché un qualsiasi accordo si raggiungesse, mentre chi esce con le ossa rotte è il PSE. Il triste ruolo di Gabriel, di Shultz, di Renzi per citare solo tre “pezzi da 90” del partito del socialismo europeo sarà ricordato a lungo. Insignificanti politicamente, allineati culturalmente con i conservatori, incapaci di esprimere un pensiero proprio.

Dovremo capire quali spazi di libertà ci sono ancora nell’Europa che verrà, se sarà tollerato pensare diversamente dagli ortodossi tedeschi, se la democrazia avrà ancora valore, se la politica ha ancora senso. L’accordo che chiude, per ora, la vertenza greca pone più problemi di quelli che ha risolto. Forse ora anche il cittadino disinformato ha capito che il Re, cioè l’Europa, è nudo.

 

Commenti

  • francesco

    Ancora avete il coraggio di pontificare dopo tutte le sciocchezze dette fino a ieri, con questi bla, bla, bla privo di
    qualsiasi logica, ovvero privo di coerenza e relazione con la
    complessità delle cose, della realtà socio-economica mondiale in cui
    viviamo.
    Siete davvero senza alcuna vergogna e soprattutto davvero privi di ogni affidabilità.
    Con voi, non con la sinistra ma con i parolai che se ne sono appropriati negli ultimi dieci anni, saremmo ben peggio della difficilissima e drammatica situazione che i cittadini greci vivono sulla propria pelle.
    Non solo; non avere imparato niente neanche stavolta e continuate con
    queste elucubrazioni prive di senso. Ma abbiate almeno la decenza di
    tacere per 2-3 giorni e di chiedere scusa a tutti i cittadini italiani
    per la buffonata del sostegno al referendum più inutile, farlocco e
    dannoso della storia moderna.
    Ma se l’Europa, le sue istituzioni, le
    decisioni che assume sono così dannose e sbagliate (il fatto che non lo
    siano non vuole però assolutamente dire che sono le migliori possibili)
    perchè Tsipras non ha mandato tutti a quel paese e non ha fatto uscire
    la Grecia dall’Euro? Ma evidentemente per voi neanche la logica più
    elementare il 1+1=2 vi è incomprensibile o, molto peggio, avete oramai
    una faccia così di bronzo e siete così attaccati ai vostri mediocri
    destini (e emolumenti connessi) politici che la menzogna è diventata la
    vostra pratica quotidiana. Chiedete piuttosto scusa per le sciocchezze
    fino ad ora dette e, per favore, lasciate spazio ad altri.
    Francesco l’altro

  • francesco

    Hai perso tu che hai coltivato illusioni riformiste. Hanno perso quei dirigenti di Syriza e governanti vari che si sono arresi ai diktat dei creditori (l’oligarchia finanziaria). Ha perso soprattutto la parte meno abbiente del popolo greco senza averne la minima colpa. Gli unici che possono camminare a testa alta sono i comunisti greci che hanno dimostrato lungimiranza politica e strategica.
    La Storia è impietosa, e farà un mucchio di prigionieri…

  • nino

    tutti no, hanno perso i greci ed hanno vinto la merkel e tsipras. La prima perchè è diventata chiaramente il capo dell’europa, il secondo perchè, piegandosi, avrà tutti gli onori da parte di lor signori.

  • mimmo

    Ottima analisi, ci tocca un lungo lavoro pere riinveentare una sinistra di governo.Non so cosa accadrà ,ma si è capito che il Pse non ha niente da dire.La socialdemocrazia come l’abbiamo conosciuta e finita.

  • Gemma

    Ha vinto l’Europa degli usurai, l’Europa che ha provocato il disastro greco con la complicità dei partiti che oggi sono all’opposizione in Grecia (e che in questi giorni hanno avuto vari colloqui a Bruxelle ) , hanno vinto i tedeschi che volevano dare un avvertimento per le prossime elezioni in Portogallo e Spagna. Tsipras purtroppo ha accettato il ricatto e la punizione e adesso dovrà spiegarlo al suo popolo che gli aveva dato fiducia con il NO al referendum. Varoufakis , come si evince dalla sua intervista, aveva proposto un piano per far capire alla UE che non avrebbero accettato condizioni umilianti ed erano pronti anche ad una uscita dall’euro, cosa che avrebbe comportato parecchi problemi alla UE , ma è stato dimesso e Tsipras si è presentato con il cappello in mano a Bruxelle . Proprio non lo capisco il suo comportamento, sto ancora sperando, inutilmente lo so, che ci sia ancora qualcosa da fare per fermare quella che io considero un’infamia.
    Non so se l’uscita della Grecia avrebbe provocato ancora più povertà ai greci, forse all’inizio si ma poi potevano provare che si può vivere in modo diverso senza diventare una colonia tedesca.
    Non sono contro l’Europa ma contro questa Europa. Oggi si è persa la speranza per tutta l’Europa che vuole cambiare , per quella piazza greca che aveva acceso una scintilla.
    La UE oggi si è mostrata nel suo volto peggiore, la prossima volta voteranno loro i governi dei paesi più deboli economicamente. Non la vedo bene per la Grecia e mi dispiace per quel popolo sofferente ma orgoglioso e dignitoso

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Ti rispondo di qua, ma mi riferisco anche alla tua risposta datami poco fa: secondo me il tuo ragionamento pecca perché prende come assioma qualcosa che assioma non è. Ossia che questo sistema di capitalismo e finanza senza freni sia l’unico possibile. Se fosse così, avresti ragione su tutta la linea, ma in realtà il sistema attuale non è immanente alla natura, come è venuto se ne può andare, e con esso le apparenti “conclusioni logiche” che nomini nel tuo commento.
    E poi ti lancio una provocazione: dici “lasciate spazio ad altri”. A chi, visto che secondo te anche il PRC (e immagino anche il nuovo PCI) è fatto di populisti inconcludenti? Guarda che oltre a questi partiti c’è solo il populismo di Grillo e Salvini, e la destra (PD compreso, ovviamente).

  • francesco

    Certo che l’attuale sistema (capitalistico) non è l’unico possibile ma l’abilità e capacità politica consiste nel muoversi all’interno del quadro attuale per cambiarlo nei limiti delle possibilità che quel preciso momento offre (talvolta possono essere enormi, altre volte quasi inesistenti) e non nel trasformarsi in mistici che promettono “il sol dell’avvenire” dal giorno successivo e senza neanche una goccia di sudore. Questi ultimi se permetti li ascrivo alla categoria dei kamikaze e non certo a quella degli statisti.
    Per lasciare spazio ad altri intendo che occorre un ricambio generalizzato e possibilmente anche generazionale (e tra quelli da rottamare mi ci metterei anch’io se avvessi un qualche ruolo, anche se in passato ne ho avuti, dato che mi avvicino ai 50 anni e comincio ad apparteneer a quella categoria che tende a “dare buoni consigli, perchè non può più dare il cattivo esempio”. Io per primo dunque mi chiamo fuori tanto per chiarire) perchè ciò che occorre è un cambio di prospettiva, di punto di osservazione e non di fini (ma essendo cambiata la società pensare di consueguire lo stesso fine con le modalità passate non è più possibile, anzi rischia di produrre l’effetto contrario).
    Come ho già scritto qualche giorno fà in un’altro articolo ……non è questione né di contenitori, né di contenuti, ma di teste. Le
    attuali forze politiche di sinistra tutte (temo) siano finite in un
    binario morto, si agitano tutte solo per salvarsi, ovvero per cercare di
    salvarsi come dirigenti. Tutto quello che toccano si trasforma nel
    contrario dell’oro e tutti i compagni di strada che si trovano (incuso
    Landini) sono solo (o poco più che) sodalizi a difesa della propria posizione, politica o
    sindacale che sia. Da questa situazione si uscirà solo nel momento in
    cui dal basso, fuori dall’allevamento di mediocri che sono stati i
    partiti politici tutti, qualcuno di credibile e capace di aggregare
    assieme a lui un nocciolo sufficientemente coeso e ampio di “teste
    pensanti” alzerà la mano per proporsi come alternativa dell’esistente
    tutto (tenedosi alla larga dalel formazioni e dai politici di SEL, PRC,
    PD, dai gatti sciolti alla Civati, dagli incompetenti come Fassina,
    dai sindacaisti tutti e dai doppiogiochisti ipocriti alla Landini in
    particolare, etc.) allora e solo allora, con un pò di fortuna qualcosa
    potrà davvero cominciare a cambiare in quetso paese.
    Francesco l’altro

  • Guido Conti

    Certamente non ho la competenza di Somoza, ma se qualcuno perderà o non perderà forse lo si potrà vedere più avanti…..Lo sconfittismo è nocivo soprattutto in via preventiva….Tsipras è ancora lì, è l’unica scelta dei greci finora e IL POTERE europeo ha presio un colpetto…….perchè il re sarà anche nudo ma è ancora sul trono…..Detronizziamolo! Tanto lo sappiamo che dopo 2 secoli di sconfitte gli anti capital-liberisti hanno ancora però tanta strada da camminare…..Avanti senza balbettii, altrimenti perderemo sicuro definitivamente se le Le Pen e compagnia prenderanno il POTERE………..Un saluto speranzoso!

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Mah, non sono d’accordo (in particolare sulle critiche al sindacato, che ho già letto in altri articoli: li accusi di non firmare i contratti, ma non è forse palese che quei contratti erano fregature e che il governo non aveva nessuna voglia di trattare?), comunque aspetta e spera. Mi sembra che aspetti un messia che non arriverà mai, visto che anche Fassina è un incompetente, per esempio. Dal tuo quadro non si salva nessuno, e alla fine non capsico chi o cosa vorresti e sopratutto che politica dovrebbe tenere. Perché se pensi che il sistema non si possa cambiare in questo momento, allora ha ragione Renzi ad assecondare in tutto e per tutto i farabutti della grande impresa a scapito dei lavoratori, dei servizi pubblici e della stessa democrazia, perché queste sono le “possibilità che questo preciso momento offre”. Molti elettori PD (non i cavalli di troia ex PDL, che invece secondo me hanno capito benissimo l’andazzo) la pensano così. Secondo me è un inganno, vogliono fartelo credere, ma in realtà qualsiasi momento è buono per dire NO all’ultra capitalismo. Chi ha interesse a che questo sistema permanga il più possibile (compresi i media, ovviamente) ha tutti i mezzi per farti credere questo, e più o meno ci riescono. Comunque, andando avanti così, perchè “il sistema non si può cambiare”, ci penserà banalmente la natura a svelare le menzogne, perché prima o poi le risorse ambientali collasseranno, e allora, volenti o nolenti, con l’avvallo di Confindustria oppure no, la solfa dovrà cambiare per forza.

  • francesco

    Capisco le tue ragioni e le rispetto. Personalmente continuo a ritenere necessario l’emergere di una nuova classe dirigente che non dico debba essere completamente digiuna di politica (questo sarebbe utopistico) ma che sia sganciata da quella attuale si. Per quanto riguarda Fassina, con tutto il rispetto è piuttosto mediocre e privo di particolari capacità e competenze. E’ solo un opportunista che si era legato al carro Bersani-Letta nella speranza di avre qualche briciola di potere. Mi è capitato di vedere qualche giorno fà un confronto tra lui e Monti e credimi Fassina ne è uscito davvero a pezzi, sembrava uno studente universitario impreparato che prova a fare l’esame sperando di prendere 18. Davanti a Monti, alle sue repliche puntuali ha finito con il balbettare (letteralmente) in modo pietoso. Ecco a noi servono persone capaci e non acrobati delle parole che alla prova dei fatti o nei confronti dimostrino solo tutta la loro inadeguatezza. La sinitra di oggi non è ne autoritaria (siamo 4 gatti, non lo potermmo essere neanche a volerlo ed è un bene che non abbia di queste tentazioni) né autorevole e dunque non convince. Così scaldiamo solo sedie e assicuriamo lo stipendio ai soliti noti di sempre. A me sembra stupido e nient’altro.
    Francesco l’altro

  • nino

    tsipras è ancora lì,si, è vero, ma depotenziato e sotto il controllo della troika, proprio come samaras, che tanto contestava. E’ vero che abbiamo tanta strada da percorrere, ma senza gente come tsipras.Come possono non prenderlo i destri il potere, se prima si dice una cosa al proprio elettorato e poi, con una giravolta vergognosa, si sottoscrive l’esatto contrario?

  • silvia Acquistapace

    lo hanno capito tutti, anche chi non sa molto nè della politica nè dell’economia sente che dietro l’umiliazione della Grecia c’è l’arroganza del più forte.E si rende conto che l’Europa non conosce la solidarietà che i cittadini si attendevano

  • mariosi

    Io non ho perso.Se negli anni la Grecia ha vissuto con i governi ed i debiti sostenuti dalle banche mondiali,la colpa non e’ di Tsipra;e’ ovvio che nessuno ha la bacchetta magica per annullare i debiti,figuriamoci i governi europei di cento destra.
    Purtroppo non c’e ideologia che tenga:nessuno salvera’ la Grecia e se la spartiranno Cina ,Russia o Stati Uniti,dipende da chi offrira’ di piu’,visto il nano politico europeo.