Ha vinto Brexit, la Gran Bretagna fuori dall’Ue. SI: pessima notizia per tutti. Cameron si dimette: “Serve nuova leadership”
«Mi dimetto, il Paese ha bisogno di una nuova leaderhip». Il premier britannico David Cameron «prende atto della volontà del popolo» e annuncia le dimissioni nel suo intervento a Downing Street in una Londra che si risveglia sotto choc insieme al resto del mondo. Alle 7 del mattino quello che era ormai evidente è diventato ufficiale: il Regno Unito ha votato per lasciare l’Europa. I favorevoli all’uscita della Gran Bretagna dall’Europa hanno vinto il referendum con una percentuale che si avvicina al 52% e vantaggio di oltre un milione di voti. Il leader storico degli euroscettici dell’Ukip, Nigel Farage, l’unico a sbilanciarsi in una raffica di dichiarazioni durante lo spoglio, canta apertamente vittoria: «Questa è l’alba di un Regno Unito indipendente, oggi è il nostro Independence Day, è arrivato il momento di liberarci da Bruxelles». Mentre da tutta Europa – Francia in testa – iniziano a sollevarsi cori che chiedono di seguire l’esempio di Londra.
«Brexit è una pessima notizia per tutti. Quando tornano i confini a dominare gli orientamenti dei popoli c’è sempre da preoccuparsi e tanto. Tutte le volte che il Canale della Manica si è allargato la storia del mondo è tornata indietro. Ma questo voto è un monito innanzitutto per chi ama profondamente l’Europa. Così non si va da nessuna parte». E’ il commento del capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto.
«La rabbia popolare, continua Scotto, ci dice che l’austerità e le regole astruse sono insopportabili. E non da oggi. Adesso ci vorrebbero classi dirigenti coraggiose, in grado di riformare profondamente i trattati e di rispondere a quella domanda di eguaglianza che tanta parte degli europei chiede. Bisogna cambiare tutto», conclude Scotto.
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