«Abbiamo svolto diverse interrogazioni e presentato una mozione parlamentare per segnalare al Governo che la strada scelta per il canone Rai in bolletta era sbagliata. Non ci hanno voluto ascoltare e ora il Consiglio di Stato boccia il decreto, gettando nel caos famiglie e aziende del settore elettrico».Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Giovanni Paglia, componente della commissione Finanze a Montecitorio. «A questo punto – prosegue – c’e’ una sola cosa da fare, cancellare una norma scritta malissimo e ricominciare da capo, chiedendo scusa agli italiani per il pasticcio».

Il consiglio di Stato ha bocciato il decreto legge sul canone segnalando diverse criticità. Mancanza di “un qualsiasi richiamo ad una definizione di cosa debba intendersi per apparecchio televisivo”, dal momento che sul mercato sono ormai disponibili molti “device” per la ricezione dei programmi. Nessun riferimento allo scambio dati tra vari enti necessario per l’addebito. Formule tecniche di non facile comprensione. Segnalando queste “criticità”, il Consiglio di Stato invita l’amministrazione a rivedere il regolamento sul canone Rai in bolletta, sospendendo il proprio parere in merito.