Il paradosso elettorale: dove il Pd perde contro i suoi alleati di governo
Il centro sinistra quando si è presentato unito alle elezioni in FVG, ha vinto; ma la vittoria prevede anche che si rispettino i programmi elettorali e non che si governi con l’agenda di governo nazionale dettata dai partiti di Alfano e Verdini. È stato detto a gran voce e ora il PD non può lamentarsi che i suoi alleati di sempre si disperdano. Emblematici i casi di Trieste e Pordenone, in cui il PD ha perso di fronte allo stesso soggetto politico con cui, grazie al premio di maggioranza ottenuto con i nostri voti, governa a livello nazionale.
Questa dicotomia tra la situazione nazionale e i risultati elettorali nei Comuni non può far gioire ma ci obbliga a una profonda riflessione.
Le “migrazioni” e le “trasversalità” che abbiamo visto in questi tre anni hanno fatto perdere ai cittadini la fiducia nella politica. Le prime si continueranno a fare per aggiudicarsi un posto sicuro in un grande partito, le seconde per essere garanti e fedeli verso chi ogni giorno detta l’agenda di governo. Credibilità sotto lo zero! La quotidiana e coerente opposizione in Parlamento di SI/SEL ha dimostrato democraticamente, con atti e discussioni, tutte le criticità del governo Renzi: nonostante questo oggi raccogliamo solo le briciole e paghiamo a livello locale un’alleanza con un partito che di sinistra non ha mai avuto nemmeno il nome, mentre chi si oppone con demagogia raccoglie i frutti.
Ebbene oggi c’è un nuovo scenario: il centro sinistra, così come l’abbiamo conosciuto, non c’è più e perdere contro un centro destra con cui si è alleati di governo non è perdere, è solo spostare l’attenzione sull’altra faccia della stessa medaglia.
Buon lavoro a tutti i Sindaci, mestiere assai difficile in tempi di patto di stabilità.