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Venerdì, 8 maggio 2015

Il Pd prepara gli emendamenti, ma i sindacati avvertono: il governo ci risponda o scrutini a rischio

scuola milano

Mentre il Partito democratico prepara gli emendamenti al ddl sulla scuola, dopo aver concluso una due giorni di incontro con le categorie che sono scese in piazza contro la ‘Buona Scuola’ e si appresta a portarli in commissione questo fine settimana dai sindacati dalle sigle che hanno proclamato lo sciopero del 5 maggio arriva un avvertimento: “è irresponsabile da parte del Governo non aver convocato i sindacati. In assenza di adeguate risposte la mobilitazione continuerà fino a coinvolgere le attività di scrutinio finale”. Lo affermano in una nota congiunta i rappresentanti dei sindacati della scuola D. Pantaleo (Flc Cgil), F. Scrima (Cisl scuola), M. Di Menna (Uil scuola), M.P. Nigi (Snals Confsal), R. Di Meglio (Gilda Fgu).

“Quello di martedi’ 5 maggio- spiegano- è stato lo sciopero più partecipato del personale della scuola. Anche la Funzione Pubblica ne ha certificato la portata. Quasi l’80% del personale della scuola ha rinunciato ad una giornata di lavoro, ha partecipato alle manifestazioni, per far sentire forte la protesta nei confronti del provvedimento ora all’esame della Camera”. “La partecipazione delle famiglie- aggiungono-, di tante associazioni e degli studenti, gli attestati di solidarieta’, hanno mostrato come il tema della scuola e il rispetto per chi la fa funzionare, sia fortemente sentito come fondante per il nostro Paese. Dopo tre giorni è irresponsabile da parte del Governo – che avrebbe dovuto rispondere immediatamente ad una protesta così ampia del mondo della scuola e al segnale chiaro di uno sciopero così partecipato – non aver convocato i sindacati che hanno indetto lo sciopero per affrontare i tre punti chiari che sono stati posti: precari, superpoteri al dirigente, tutele contrattuali e rinnovo del contratto nazionale”.

E ancora: “Tre giorni durante i quali sono continuate le proteste nelle scuole, proprio in una fase delicatissima dell’anno scolastico. Ora e’ urgente una convocazione da parte del Governo. Non si può ignorare che lo sciopero del 5 maggio ha confermato che sul disegno di legge non c’è il consenso del Paese e del mondo della scuola e senza scelte condivise non si puo’ migliorare la qualita’ del sistema di istruzione e formazione”.

“In merito agli emendamenti che la Commissione Cultura della Camera sta predisponendo, e che ci sono stati annunciati nel corso dell’incontro con il partito democratico- affermano i sindacalisti- seguiremo con attenzione tutti gli esiti ribadendo la necessità che ci siano radicali cambiamenti del testo del disegno di legge. Intanto abbiamo attivato una campagna capillare di informazione nelle scuole, attraverso le Rsu di tutti i sindacati scuola, per coinvolgere il personale della scuola sugli esiti del confronto e del dibattito parlamentare”. E annunciano: “Continueremo la mobilitazione in tutte le realtà territoriali con iniziative, che coinvolgeranno le istituzioni locali, le rappresentanze politiche, la cittadinanza, che facciano sentire le ragioni di merito che sono alla base della proteste dei sindacati su precariato del personale ata e docente, superpoteri al dirigente come figura monocratica e contrattazione. Sulle criticita’ del disegno di legge abbiamo inviato ripetutamente alle forze politiche e al Governo le nostre proposte. In assenza di adeguate risposte la mobilitazione continuera’ fino a coinvolgere le attivita’ di scrutinio finale”.

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