Il Senato commemora Marco Pannella. De Petris: dare seguito alle belle parole firmando DDL Manconi su amnestia ed indulto
“Voglio esprimere a nome dei senatori del Gruppo Misto e di Sinistra Italiana tutta la nostra vicinanza al Partito radicale, fino all’ultimo iscritto, e ai compagni di una vita. Con Marco Pannella abbiamo condiviso molte battaglie: per allargare i diritti civili e le libertà in questo Paese ci siamo trovati sempre dalla stessa parte. Ma qui voglio ricordare fra le sue battaglie più scomode, quella per i diritti dei carcerati. Sarebbe bene che i tantissimi che negli ultimi giorni lo hanno elogiato a gran voce dessero ora seguito alle parole, rimettendo all’ordine del giorno quegli interventi di civiltà sulle carceri che sono stati sempre colpevolmente disattesi, firmando, per esempio, il disegno di legge che il senatore Manconi ha presentato in queste ultime ore sull’amnistia e indulto”.
Lo ha detto la senatrice di Sinistra Italiana Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto durante la commemorazione di Marco Pannella a Palazzo Madama.
“Marco Pannella è stato anche un pioniere della personalizzazione della politica, nel senso che metteva in gioco la sua persona. Chiunque lo abbia conosciuto sa quanto fosse istrionico, plateale, spesso anche narcisista. Però non ha mai spinto la personalizzazione al punto di trasformare il suo partito, di cui era pure leader indiscusso, in «partito del capo», cioè in partito che avesse come bussola il successo personale del suo leader o del suo gruppo dirigente. La bussola restavano sempre gli obiettivi, l’idea di società, di legalità, di Stato di diritto che i radicali avevano in mente. Del modello pannelliano, i partiti personalizzati di oggi hanno preso solo la scorza, mai l’essenza”.
“Marco Pannella è stato uno dei pochi leader politici che ha saputo rendere questo Paese migliore. Per questo, e lo dico con rammarico qui, in quest’Aula – ha concluso De Petris – credo che meritasse la nomina di senatore a vita che molti di noi avevano auspicato, ma che purtroppo non è mai arrivata. Ciao Marco”.