Intercettazioni, il controllo deve rimanere parlamentare
Sulle intercettazioni non si scherza, soprattutto di questi tempi. Il disegno di legge del Governo in materia di giustizia è diventato un autobus sgangherato. Eppure era nato con intenti molto ambiziosi. Si proponeva di modificare il codice penale e di procedura, rafforzare le garanzie difensive, contrastare i fenomeni corruttivi, mettere mano all’ordinamento penitenziario.
Oggi, prosegue in commissione Giustizia, si è trasformato in un tentativo di delega illimitata al Governo in materia di intercettazioni. Pretesa surreale quella di sottrarre la materia al Parlamento, mentre proprio il destinatario della delega, il Governo, ne è palesemente coinvolto. Si stralci la delega e si apra la discussione.
*deputato di Sel della commissione Giustizia di Montecitorio