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Lunedì, 9 giugno 2014

Interrogazione di Sel al governo: fermate le trivelle nel mar Adriatico

Sinistra Ecologia Libertà con un’interrogazione del coordinatore nazionale on. Nicola Fratoianni chiede al Ministero dell’Ambiente di bloccare la ricerca di idrocarburi al largo delle coste pugliesi, da Molfetta a Brindisi, da parte della Global Petroleum Limited.

Ancora una volta – scrive il coordinatore di Sel – l’attenzione delle società petrolifere si concentra sul Mare Adriatico e sulle coste pugliesi. La Global Petroleum Limited ha, infatti, presentato una richiesta di ricerca di idrocarburi scandagliando una zona di 745 km2, da Molfetta, passando per Giovinazzo, Bari, Polignano a Mare, fino a Brindisi.

Più volte in passato la Regione Puglia e le comunità locali hanno rigettato al mittente le richieste, ma sembra che al governo non interessi nulla e continua a far piovere richieste di ricerche di petrolio, in una zona che ha come capisaldi della propria economia la pesca e il turismo, entrambi strettamente connessi alla qualità e alla tutela dell’ambiente e delle acque.

Inoltre – insiste Fratoianni – la tecnologia proposta dalla Global Petroleum Limited per le ricerche è la air-gun, una tecnica invasiva che provoca onde d’urto molto violente nei fondali marini. La tecnica air-gun arreca danni anche mortali ai cetacei e alla fauna marina. Possibile che si continui a non prendere in considerazione questi elementi di rischio che impattano pesantemente sull’ambiente e sull’economia locale?

Il Ministro dell’Ambiente, affinché spieghi le ragioni per cui il governo italiano continua ad accettare le richieste di ricerche di idrocarburi, senza tenere conto delle specificità del territorio e dell’economia locale. Sinistra Ecologia Libeertà si opporrà alle ricerche di petrolio e si adopererà per l’approvazione di una legge che istituisca il Mare Adriatico come zona di protezione ecologica (una proposta di legge in tal senso è già stata depositata).

Il governo italiano, conclude l’on. Fratoianni, scelga una volta per tutte qual è la strategia energetica ed economica del Paese e la comunichi al Parlamento e alle comunità.

 

Commenti

  • Dario

    Non c’è un solo tecnico che non asserisca che progetti del genere sono folli, non solo perché devastano i territori, ma anche perché le quantità di petrolio ricavate sarebbero davvero minime. Soldi sporchi, per gente ignorante, dalle multinazionali. Non cambierà nulla finché, assieme al rinnovamento delle facce, non si avrà finalmente la competenza.

  • Edoardo da Genova

    Purtrtoppo la Nostra Classe Politica spera “nel miracolo”. Ma miracoli, se non preparati non esistono. Si preferisce scommettere su una risorsa “possibile ma quasi impossibile” non su quelle che abbiamo, l’Ambiente e il territorio.
    E’ successo con quas* tutto.
    Il RISCHIO, e gli USA con i grossi disastri dei pozzi in ambiente marino lo dimostrano.
    I BENEFICI, se ci saranno, anfranno quasi tutt* ai soliti noti.