Italicum , Sinistra Italiana riapre la partita. A settembre si tornerà a discutere alla Camera
Se non sono prove di accordo poco ci manca. La decisione della conferenza dei capigruppo alla Camera di calendarizzare per settembre la discussione di una mozione presentata da Sinistra Italiana sui profili di costituzionalità dell’Italicum, riapre la partita delle alleanze e dei nuovi equilibri che si potrebbero giocare attorno all’ipotesi di modifica della legge elettorale.
«La mozione che SI ha presentato alla Camera e che verrà calendarizzata a settembre riguarda la costituzionalità dell’Italicum e non il merito della legge» è il commento del senatore Franco Mirabelli del Pd che però ammette: «E’ evidente che c’è una riflessione in corso, anche nel mio partito, che immagino ne discuteraà nella Direzione di lunedì, ma non c’è all’ordine del giorno nessuna modifica della nuova legge elettorale».
Piu’ cauto il capo dei deputati del Pd Ettore Rosato per il quale la mozione, al massimo, rappresenta “uno stimolo politico” per il governo. Che ha, almeno finora, chiuso ad ogni ipotesi di modifica della legge elettorale all’attenzione della Consulta ad ottobre. Ma il fronte di quanti vogliono cambiarla è come noto, estremamente ampio. A partire dalla minoranza interna del Pd. Che per bocca di qualche esponente, e’ il caso di Davide Zoggia, minaccia di votare no al referendum se l’Italicum non venisse cambiato. Ma la questione e’ cara anche agli alleati di governo di Ncd o ai verdiniani che verrebbero penalizzati alle urne con il nuovo metodo elettorale.
«La ministra Boschi deve essere molto nervosa in queste ore e forse non ha letto bene il programma dei lavori dell’assemblea varato dalla Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. A settembre c’è la mozione sulla revisione Italicum». E’ la replica di Arturo Scotto capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana replicando alla precisazione della ministra che si era affretata a precisare che il calendario alla ripresa dei lavori parlamentari si deciderà a settembre, che non c’è alcuna calendarizzazione prefissata «E’ nella quota di Sinistra Italiana e il governo non può sindacarlo. Funziona così la Camera dei Deputati, il Parlamento della Repubblica – ha aggiunto Scotto -. In questo Paese non tutto è nelle mani della ministra Boschi o di Palazzo Chigi…».
«Grazie all’iniziativa di Sinistra italiana, a settembre la Camera dovrà pronunciarsi su una mozione che chiede di cambiare l’Italicum, almeno nei suoi aspetti più discutibili e di dubbia costituzionalità(capilista nominati e abnorme premio di maggioranza al ballottaggio). È un passaggio che servira’ a fare definitivamente chiarezza prima del referendum costituzionale». E’ il commento di Alfredo D’Attorre, dell’esecutivo nazionale di Sinistra italiana. «Li’ verificheremo se il governo Renzi, che sull’Italicum e’ arrivato fino all’imposizione del voto di fiducia, cambiera’ posizione e se che chi non ha votato e ha criticato la nuova legge elettorale, dal M5s alla minoranza del Pd, assumera’ in Aula una posizione coerente», conclude.
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