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Venerdì, 10 ottobre 2014

Jobs Act, dal governo un atto di arroganza e di paura

Quello a cui abbiamo assistito al Senato è stato un atto di arroganza e di violenza, un atto di autoritarismo inaccettabile. Mettere la museruola alle istituzioni parlamentari e impedire il confronto reale, non volersi misurare sul merito dei provvedimenti, mettere la fiducia, esibisce soltanto lo spavento che un governo arrogante ha nei confronti della propria stessa maggioranza, non volersi misurare sul merito delle questioni.

Sono veramente disgustato perché’ avanza sotto la retorica della modernita’ un’idea della società che è molto più feroce, una società senza garanzie e tutele, in cui il profilo che si vede è quello della generalizzazione della precarietà.

La precarietà è  una tragedia: è una tragedia per il giovane lavoratore precario, perché  vive con l’ansia e con la paura ed  è una tragedia per il sistema economico che non viene invogliato a formare manodopera qualificata e a investire sull’innovazione, ma viene stimolato a competere partendo dal basso costo del lavoro.

Sono terrorizzato perché  penso che questa ulteriore perdita dei diritti farà male all’economia e alla convivenza nel nostro Paese

Commenti

  • Federico

    Caro Compagno, leggo e rimango basito. Ti dici terrorizzato di fronte alla prospettiva di un nuovo attacco ai diritti. Bene, condivido la preoccupazione. Se tale è il pericolo, invece di limitarsi ad enunciazioni di principio, proponi, invece, di uscire da tutte le giunte locali nella quali governi con il PD. Questo sarebbe un messaggio forte, di ben altra forza rispetto ad un post. Il tipo di opposizione “lancioilsassoenascondolmano” che state portando avanti è semplicemente vergognoso.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Se i commenti che si leggono su questo sito sono rappresentativi di ciò che pensa la base, si direbbe che siamo tutti della tua idea. Anch’io, che sono sempre stato possibilista rispetto all’alleanza col PD, ho perso ogni dubbio dopo pochi mesi di governo Renzi. La gestione Renzi ha trasformato quel partito in una squadra di servi azzerbinati a potenti e padroni. La minoranza PD è uno specchietto per le allodole, sono ipocriti che non rischierebbero la loro poltrona per nulla, e le loro ridicole scuse di “responsabilità” per votare la fiducia sul Jobs Act fanno ridere i polli. Non parliamo nemmeno del parolaio Civati, alla manifestazione con Vendola ci leccava perché “Sel è l’unica a non aver tradito il programma delle elezioni”, ma poi mai che faccia seguire i fatti alle parole. Spero che qualcuno ascolti ciò che la base scrive qui e che si lasci perdere quest’alleanza una volta per tutte (o perlomeno, finché il PD diventerà un partito di centro sinistra, se mai questo succederà).

  • francesco

    Caro Detestor, ci vuole più accortezza nel fare l’analisi della situazione politica.
    Il “PD di centrosinistra” che evochi , sotto l’egida di Bersani e della presunta sinistra interna, a partire dal governo Monti ha contribuito convintamente a far passare il Fiscal-Compact, il Pareggio di Bilancio in Costituzione, la manomissione dell’art.18, la Controriforma Fornero sulle pensioni ecc. Ti sembra poco? Io credo che abbia fatto più danni del PD di Renzi, almeno fino a questo momento.
    Il PD di Bersani si è genuflesso più di tutti ai desiderata della Troika che ora chiede la resa definitiva su ciò che resta dell’art. 18 , lo scalpo dello Statuto dei Lavoratori e l’esautoramento della Democrazia nata dalla Resistenza.Dunque il problema non è costituito solo da Renzi come se fosse un corpo estraneo al centrosinistra , ma da tutto il PD nel suo insieme, un Partito garante del Sistema capitalistico e delle sue oligarchie finanziarie. Solo assumendo queste verità sarà possibile in Italia la ripresa di un movimento di lotta e la costruzione di una vera Sinistra, antagonista e di classe.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Lo so, e infatti il PD (che in ogni caso non ho mai votato, ma consideravo un partito “amico”) ha cominciato a farmi schifo da quando ha approvato tutte le schifezze di Monti. E anche allora, la scusa addotta era sempre quella: la responsabiltà. Diciamo che la prima volta ero disposto anche a credergli (senza essere d’accordo, beninteso) e quindi ero favorevole all’alleanza con Sel. Ma adesso basta: sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
    Se poi vogliamo essere pignoli, possiamo tranquillamente dire che da quando si chiama PD (e ha imbarcato la Margherita) è diventato la copia sbiadita di sè stesso.