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Mercoledì, 17 giugno 2015

Jobs Act, ecco i decreti attuativi. Il datore di lavoro potrà demansionare e controllare a distanza il lavoratore. Il sindacato resta fuori

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Sono stati trasmessi alle Camere gli ultimi quattro Decreti sul Jobs Act: quello sulla riforma della Cassa integrazione, l’attività ispettiva, semplificazione e politiche attive del lavoro. Si tratta di circa 350 pagine, comprese le relazioni tecniche, da esaminare nell’arco di un mese.

Le commissioni Lavoro di Camera e Senato dovranno dare i rispettivi pareri, poi i decreti ritorneranno in Consiglio dei Ministri per la loro definitiva approvazione, attesa prima della pausa estiva. Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, invece, dei due decreti, sul riordino dei contratti e sulla conciliazione vita-lavoro adottati in via definitiva.

«Ecco cosa succede quando si indeboliscono i diritti e si smantella pezzo dopo pezzo lo Statuto dei Lavoratori. Con la sciagurata delega in bianco data al governo sul Jobs Act si generano mostruosità come il controllo a distanza dei lavoratori». Lo afferma il responsabile nazionale lavoro di Sel on. Giorgio Airaudo

«Il Jobs Act –  prosegue il responsabile lavoro di Sel – è provvedimento che non serve a creare lavoro o ad aumentare la produttività ma che in compenso viola la privacy aumentando controllo e comando sul singolo lavoratore. Un provvedimento, al limite dei diritti costituzionali, che offende la dignità e la libertà dei lavoratori e delle lavoratrici, che non smettono di essere cittadini e cittadine quando varcano i cancelli di una fabbrica o le porte di un ufficio. Più “grande fratello” che modernità» conclude Airaudo.

Oltre alla cancellazione dei Co.Co.Pro e della ristrutturazione degli ammortizzatori sociali. Altre importanti novità vengono introdotte.

 Controlli a distanza sui lavoratori

“Accordo sindacale o autorizzazione ministeriale non sono necessari per l’assegnazione ai lavoratori degli strumenti utilizzati per rendere la prestazione lavorativa, pur se dagli stessi derivi anche la possibilità di un controllo a distanza del lavoratore”. Così il decreto Jobs act modifica lo Statuto dei lavoratori sui controlli a distanza e su telefonini e pc ai dipendenti.

L’articolo 23 del dlgs in questione detta, quindi, la nuova disciplina dei controlli a distanza del lavoratore, riscrivendo quanto previsto dall’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori. In pratica le novità riguardano i dispositivi tecnologici (come computer, tablet e telefonini messi a disposizione dei dipendenti dall’azienda) e gli strumenti per misurare accessi e presenze come i badge. Negli altri casi, invece, per installare impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo servono l’accordo sindacale o l’autorizzazione da parte del ministero del Lavoro (per le imprese con più unità dislocate in una o più regioni).

Demansionamento

E’ stato approvato anche il decreto sul demansionamento, che prevede la possibilità per il datore di lavoro di demansionare i propri dipendenti e ridurre gli stipendi con accordi individuali a seconda delle esigenze organizzative aziendali.

Questi sono solo alcuni degli effetti del terzo decreto attuativo del Jobs Act, che si applicherà a tutti i lavoratori subordinati, con vecchi e nuovi contratti.

La riforma del lavoro ha quindi introdotto da un lato incentivi economici per i datori di lavoro che assumono nuovi lavoratori, dall’altro ha previsto il demansionamento del lavoratore a condizioni che sono nelle mani del datore di lavoro.

Le bozze dei decreti approvati in via preliminare

 

Commenti

  • francesco

    ecco perchè sono sempre più convinto che sel deve rompere qualunque tipo di alleanza, anche locale, con questo pd sempre più di dx, facendo un opposizione durissima. gli elettori di sx devono capire che il pd non li puo rappresentare e che a sx è nata una nuova forza che li rappresenta, lavorando a questo progetto con tutte le altre forze di sinistra