Sel: la battaglia sul decreto lavoro non è finita. Presenteremo ricorso all’Unione Europea
«Sel presenterà ricorso alla Commissione europea per chiedere se il decreto lavoro viola le normative europee, come noi pensiamo». Lo dichiara in conferenza stampa Giorgio Airaudo, deputato di Sinistra Ecologia Libertà. «Pensiamo che l’Italia rischi sanzioni e per questo presenteremo già la prossima settimana il ricorso, raccogliendo le firme dei nostri deputati», spiega Airaudo, che continua: «Pensavamo ci fosse ostruzionismo serio da tutte le opposizioni, il decreto sarebbe decaduto a mezzanotte di lunedì 19 e se tutte le opposizioni avessero fatto ostruzionismo come noi che lo abbiamo fatto per un giorno e mezzo…».
Durante la conferenza in cui i deputati di Sel hanno spiegato che gli eletti della lista Tsipras porranno il tema nella prima sessione del parlamento europeo chiedono «di verificare se l’Italia rispetta le norme sui contratti a termine e sull’apprendistato».
Il candidato alle europee Marco Furfaro sottolinea che «la precarietà aumenta la disoccupazione. Il decreto- aggiunge- peggiora le riforma Fornero: tante fabbriche a aziende chiudono perché non ci sono politiche industriali, e non perché non c’è un contratto».
Dello stesso parere è Titti Di Salvo che spiega: «Il giudizio sul decreto è molto negativo, senza appelli. Dal 2001 si insegue l’obiettivo di cancellare le cause per l’assunzione a tempo indeterminato. Noi contesteremo la conformità del decreto con le normative europee e con la Carta di Nizza. Continuando così, con questo governo, non si esce dalla crisi».
La Di Salvo parla anche dei risultati che avrebbe ottenuto Sel con l’ostruzionismo: «Ha avuto qualche risultato. Il governo si è impegnato perché la legge sulle dimissioni in bianco riprenda il suo iter».
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maxalive
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Ugo