La Camera commemora Pietro Ingrao: l’uomo delle domande difficili
Per me Pietro Ingrao è la sequenza di un Film: “Tempi moderni”. L’omino intrappolato nell’ingranaggio infernale della macchina e la scoperta di un cinema che da occasione di intrattenimento muta in indagine sociale. L’avvento del fordismo che trasforma i tempi, disumanizza i gesti, scarnifica le parole, produce ordine ma genera anche l’urto improvviso della ribellione. Dunque, Charlot come Ingrao. Chi siede in ultima fila prende finalmente la parola e cambia il corso della storia.
Il secolo di Ingrao è stato anche questo: i cacciati, i costretti, gli espropriati che si organizzano e provano a rivoltare rendite millenarie.
Lui, il grande Presidente della Camera rispettato da tutti per il suo equilibrio istituzionale, il direttore che fa dell’Unita’ il Corriere della Sera degli operai, il dirigente del Pci che osa mettere in discussione il centralismo democratico, il riformatore audace che propone il Governo Costituente per un monocameralismo che restituisca centralita’ ai Parlamenti e riequilibri sovranita’ e potere, non visse mai con i piedi piantati solo nella politica. Stare dentro con ostinazione e coraggio significava saper guardare innanzitutto ai bordi della societa’, nelle sue mille e mille pieghe, laddove nascevano e si delineavano impetuosamente nuove frontiere dell’innovazione capaci di modificare in profondita’ la nervatura democratica del futuro dell’Italia: dai movimenti studenteschi al femminismo, dall’ecologia alla pace. In Ingrao la curiosita’ non era un vezzo estetico, ma la condizione necessaria per costruire un punto di vista autonomo sul mondo. C’è chi lo ha descritto come un profeta disarmato confinato nell’eremo di un’utopia sconfitta. Presidente, sarebbe interessante sapere dove stanno i vincitori! Cosa pensano di un modello di sviluppo che si presenta come incompatibile con la sopravvivenza tanto del genere umano quanto del vivente non umano? Cosa pensano della ripresa di una stagione di riarmo militare che puo’ trascinare il pianeta nel buco nero della guerra?
Ingrao – si è detto – era l’uomo delle domande difficili: le risposte toccano a chi non ha ancora smesso di cercare per oggi e per domani.
Grazie, compagno Ingrao.