La commissione UE: il trattato Ceta dovrà essere approvato dai parlamenti nazionali. Fratoianni: sconfitta per Calenda
Di fronte alle forti proteste di Germania, Francia e Austria la Commissione europea ha deciso di definire “misto” l’accordo Ceta fra Italia e Canada, che quindi dovrà avere il voto favorevole anche di tutti i Parlamenti nazionali degli Stati membri. L’Italia, con una lettera del ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, si era schierata perché fosse definito “european only”, e in quel caso sarebbe bastato il voto a maggioranza qualificata del Consiglio dei capi di Stato e di governo seguito dalla conferma del Parlamento europeo (che comunque non avrebbe potuto chiedere modifiche).
La Commissaria Ue al commercio, Cecilia Malmström ha confermato che «La valutazione giuridica della Commissione è che tutti i settori contemplati dal Ceta rientrano nella competenza dell’Ue. Anche se da un punto di vista strettamente giuridico, la Commissione ritiene che questo accordo ricadrà sotto la competenza esclusiva dell’Ue, la Commissione ha deciso di proporre Ceta alla firma come un accordo misto, che richiede il consenso del Parlamento europeo e di tutti gli Stati membri attraverso le pertinenti procedure di ratifica nazionali».
Per Nicola Fratoianni è «Una sconfitta per il Ministro Calenda e per il Governo italiano che invece chiedevano di superare i Parlamenti e tenere il tavolo della trattativa direttamente nelle mani dell’UE».
Di fatto basterà il voto negativo di un Parlamento per farlo cadere.