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Sabato, 6 settembre 2014

La Puglia si stringe al suo Gargano e il Governo faccia la sua parte

Nichi Vendola

La Puglia si stringe al suo Gargano, colpito nella vita, nella sua natura, nelle sue infrastrutture. È una tragedia immensa, a cui in queste ore corrisponde uno sforzo straordinario e generoso di tutte le strutture preposte alla protezione civile e di tanti volontari. Un evento metereologico estremo ha bombardato un territorio delicato, fragile, spesso oggetto di abusi. Appena completate tutte le operazioni di soccorso alle persone, sarà necessario mettere subito mano alla ricostruzione e alla messa in sicurezza dei luoghi travolti dall’alluvione. La Regione metterà in campo tutte le risorse di cui dispone. Tuttavia siamo dinanzi ad un quadro catastrofico di danni alle strutture civili e produttive: per questo occorre che il Governo assicuri nei tempi più rapidi le risorse necessarie a ridare vita e speranza ad uno degli angoli più belli del Mediterraneo.

Commenti

  • ophios

    Sommessamente, se sono vere le stime del livello della precipitazione, purtroppo c’è ben poco da fare anche in prospettiva. Ho sentito parlare di 500 mm, un valore gigantesco per una durata di poche ore. Significa che su *ciascun ettaro* di territorio sono arrivati 5000 metri cubi d’acqua.

    Tale enorme massa d’acqua non è stata frenata dalla foresta, andata a fuoco negli anni passati, e quindi non poteva che riversarsi con violenza nelle fiumare con i risultati che si sono purtroppo visti. Cioè, a questi livelli di intensità delle precipitazioni non c’è nulla da fare. Salvo, come per fortuna è stato fatto, allertare e mettere in salvo la popolazione. E’ il cambiamento climatico: dobbiamo rendercene conto.