La Regione Abruzzo alla Cop21 di Parigi per parlare di energie rinnovabili e sviluppo economico
La regione Abruzzo ha iniziato i lavori della COP21 e sarà impegnata fino a giorno 6 dicembre a Parigi per la Conferenza Internazionale sul Clima dell’Onu. Una partecipazione che metterà in luce il protagonismo di una regione che con grande energia, e per mezzo e merito del suo Sottosegretario all’Ambiente, Mario Mazzocca, di Sinistra Ecologia Libertà, ha da sempre sposato le cause ambientali come fondanti di una visione del mondo fuori dagli schemi ridondanti di questo presente.
Dalla conferenza stampa di Pescara, che aveva visto protagonisti il Sottosegretario Mazzocca, la dirigente del Servizio Energia, Iris Flacco, Piero Pelizzaro di Climalia, e Marica Di Pierri in rappresentanza del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, erano già parsi chiari gli obiettivi che sarebbero stati portati in essere ai tavoli di Parigi.
“La strategia” commenta Mario Mazzocca “ha fra i capisaldi lo sviluppo delle energie rinnovabili ed a basso impatto ambientale attraverso l’emanazione di bandi per l’installazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile, l’adozione delle migliori tecnologie per il risparmio energetico sia nei servizi pubblici che presso i consumatori privati, la riduzione dei costi per la fornitura di energia e l’inserimento del tema energetico nella strategia di sviluppo economico della Regione”.
A Parigi la regione Abruzzo sarà impegnata nell’organizzazione di due workshop dal titolo: “Dissemination Events Alterenergy project: Education and Training experiences as one of the pillars of climate change objectives” e “Concrete experiences in tackling climate change challenges, sustainability and renewables energy sources”, nell’ambito degli eventi della Federazione Europea delle Agenzie e delle Regioni per l’Energia e l’Ambiente.
Su invito del MATTM inoltre la regione ha organizzato l’evento “Partnering with non-state actors for climate change adaptation: which potential in different world regions” ed è stata invitata a partecipare al side event ufficiale dal titolo “Resilient Cities, Sustainable Urban Development and Human Settlement Initiative”.
I delegati abruzzesi, Mazzocca e Flacco, hanno presentato già un loro progetto al forum “Regions and citizens acting together against climate change” organizzato dalla Regione al padiglione della Commissione Europea.
“La posta in gioco è troppo alta per non richiedere un cambio di direzione, nonché una assunzione di responsabilità da parte di tutti i livelli di governo: sia globali, che nazionali, che locali. Le future generazioni si aspettano di ereditare un mondo sano e tutti noi abbiamo l’obbligo di fare in modo che questo diritto venga rispettato” spiega Mario Mazzocca “Molte responsabilità per un accordo globale sul clima sono nelle mani dei governi nazionali, ma l’attuazione di azioni concrete spetta anche e soprattutto a chi ha il governo del territorio. Con opportune iniziative, comuni, regioni, organizzazioni non governative ed altri attori non statali, è stato calcolato che potrebbero determinare entro il 2020, una riduzione di gas serra fino a 1,8 miliardi di tonnellate di anidride carbonica” e conclude “Il coinvolgimento di attori non statali risulta ancora insufficiente a garantire una corretta gestione del territorio: dobbiamo dimostrare che, creare comunità resilienti per le imprese, non deve essere considerato un puro esercizio di filantropia, ma una necessità strategica irrinunciabile ”
La concretezza con cui il suo sottosegretario in Abruzzo, ma Sinistra Ecologia Libertà a tutti i livelli, sta operando è la dimostrazione pratica di come la tematica dell’ambiente non è assolutamente estranea alle politiche messe in campo negli anni dal partito. Una particolare coscienza è stata sviluppata al contrario da tutti i suoi iscritti e dirigenti, che nei propri luoghi hanno posto nel tempo la tematica al centro di importanti battaglie politiche, nello sviluppo di progetti e “pratiche”, per tutelare la bellezza dei territori ma anche per lanciare immediatamente un’alternativa a questo modello di sviluppo che sta fallendo dal punto di vista della tutela dell’ambiente ma anche della tutela della salute e della vita delle persone.
Intanto le prime giornate della Conferenza di Parigi non lasciano dubbi sulle grandi difficoltà a cui i leaders andranno incontro se vorranno davvero raggiungere un accordo credibile e vincolante alla fine dei lavori. Arrivano a sostegno dell’urgenza di quest’ultimo, però, anche i drammatici dati dei conflitti causati dal cambiamento climatico (siccità e devastazioni ambientali), 79 in totale di cui 19 di massima intensità che sottolineano più che mai come, al risultato della Conferenza, non sia legato solo il destino del clima ma anche la stabilità di moltissime zone del nostro Pianeta. Insomma, attendiamo che i “proclami” di queste ore si trasformino in fatti concreti mantenendo la nostra attenzione sulla COP21 per tutta la sua durata e augurando buon lavoro ai nostri partecipanti.
Valerio Calzolaio e Mario Mazzocca parteciperanno inoltre al nostro evento di Genova del 5 dicembre “Viva la terra – Green Factor” direttamente da Parigi raccontando così in tempo reale lo stato dei lavori.