La Turchia dice no a Sinistra Italiana
Un giallo diplomatico. A causa di un deputato, definito “intemperante”, salta la missione internazionale della commissione Esteri della Camera in Turchia. È questa la denuncia del gruppo parlamentare di Sinistra Italiana che ha già inviato una lettera alla presidente di Montecitorio Laura Boldrini “per difendere le prerogative del Parlamento”. La missione si sarebbe dovuta tenere il 22 febbraio, ad Ankara, ma nella giornata di ieri Fabrizio Cicchitto, presidente della Commissione Esteri, ha fatto sapere che l’incontro sarebbe stato rinviato perché “i prossimi giorni saranno cruciali per il governo e il Parlamento turco, impegnati nei colloqui a Monaco sulla situazione in Siria”.
Questa la versione ufficiale. Ma a smentire questa ricostruzione c’ha pensato il giornalista del Sole 24 ore, esperto di politica estera, Alberto Negri. Che in un post sul suo profilo facebook ha rivelato che in realtà il mancato incontro in Turchia è dovuto alla posizione filocurde del vicepresidente della Commissione Esteri Erasmo Palazzotto che “ha sempre civilmente esposto i fatti gravissimi che accadono nel Kurdistan ai danni della minoranza curda”. Passano pochi minuti dalla pubblicazione del post di Negri e il clima si arroventa. Al quartier generale di Sel “l’irritazione e l’indignazione” si sprecano. “Stiamo cercando i responsabili politici della Farnesina”, dicono all’Huffington Post i vertici di Sinistra Italiana.
Intanto il capogruppo di Arturo Scotto ha subito inviato una lettera alla presidente Boldrini nella quale chiede spiegazioni perché se è vero “ci troveremmo dinanzi a un fatto gravissimo che necessiterebbe da parte della Camera dei Deputati e della stessa Farnesina di una presa di posizione netta e immediata. È una questione che riguarda la libertà delle posizioni politiche nell’esercizio pieno delle funzioni parlamentari e persino, senza enfasi, la dignità nazionale di un paese”. Questo è uno dei passaggi contenuti nella missiva che i deputati di Sinistra Italiana sarebbero intenzionati a spedire anche al governo di Matteo Renzi. Intanto, il protagonista della vicenda “l’intemperante” Erasmo Palazzotto si sfoga all’HuffingtonPost: “Non sapevo nulla, ho appreso tutto questo da un amico che mi ha segnalato il post di Negri”. Palazzotto non si tira indietro e sottoscrive tutto quanto ha finora denunciato contro il governo turco: “Lì c’è un silenzio tombale sulla questione curda. Non una parola sull’arresto dei giornalisti. Posso capire che tutto ciò non piaccia al governo turco, ma non al governo di Renzi”. Scherzo del destino, il deputato di Sel proprio ieri ha incontrato l’ambasciatore turco “per protestare contro quello che sta succedendo a Cizre, una città del sud-est della Turchia dove da 60 giorni la repressione militare avrebbe provato la morte di 100 civili”.
Fonte Huffington post