L’accordo di Teheran è una buona notizia per tutti
L’accordo raggiunto a Vienna fra le principali potenze mondiali e l’Iran sui programmi nucleari sviluppati da Teheran e quindi sulla fine delle sanzioni economiche verso il Paese persiano e’ una buona notizia, pur nella consapevolezza che quanto concordato rappresenti un punto di partenza che ha bisogno ancora di tanto lavoro e dell’impegno di tutti per creare una reale distensione in quell’area decisiva per gli assetti geopolitici mondiali.
Le reazioni adirate del premier israeliano Netanyahu nei confronti dell’accordo e le preoccupazioni che anche nel nostro Paese sono state sollevate verso quella che viene vissuta come una pericolosa apertura di credito, se non una resa, verso lo Stato iraniano non cancellano l’importanza di una svolta, io direi prima di tutto culturale, delle relazioni internazionali innanzitutto del mondo occidentale. Il messaggio principale che arriva da Teheran è infatti che la politica, quando ha il coraggio di mettersi realmente in gioco e di cercare con determinazioni soluzioni sostenibili per le diverse parti, può essere più efficace e vincente delle opzioni militari o para militari che purtroppo hanno dominato le scelte anche dei nostri Governi negli ultimi anni.
Non sfugge in un contesto esplosivo come quello mediorientale, l’importanza di un rinnovato riconoscimento e dialogo dell’Europa e degli Stati Uniti verso un Paese come l’Iran, che da sempre ricopre un ruolo decisivo per gli equilibri di quell’area. E’ evidente, infatti, che Teheran sia fondamentale per un’azione di contrasto non solo militare all’affermazione e all’espansione dell’Is.
*vice presidente della Commissione Esteri del Senato