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Venerdì, 10 aprile 2015

Lamezia Terme, il Pd esclude Rosario Piccioni. Sel: faremo di tutto per impedire si torni al passato

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La incredibile decisione del Pd, nonostante il diverso avviso di alcuni dei candidati alle primarie, di escludere dalle stesse Rosaro Piccioni ed il suo movimento ‘Lamezia Insieme’, e con loro SEL e Lista Città che sono stati negli ultimi 10 anni parte fondamentale del centro sinistra lametino e dei suoi più recenti successi a livello provinciale e regionale, è una scelta grave ed incomprensibile. Ancora di più lo è quando leggiamo il manifesto per le primarie nel quale si rivendica il no al trasformismo: esattamente uno dei punti sollevati da Rosario Piccioni, insieme a quello sulla confusione regnante nel PD che lo portarono ad interrompere la sua partecipazione alle primarie.

Problemi evidentemente veri e che hanno costretto il PD prima al commissariamento, poi al superamento dei quattro candidati interni ed infine alla convergenza su Richichi. Segno che quanto denunciato da Piccioni, dal suo movimento e da Sel non era lontano dalla realtà. Ecco perchè quest’ultimo, valutando positivamente i cambiamenti di questa settimana, aveva chiesto di partecipare alle primarie scrivendo, dopo le dichiarazioni pubbliche, anche formalmente al Commissario del PD, al presidente del comitato per le primarie nonchè al comitato dei garanti ( tral’altro aveva già raccolto le firme necessarie).

Sel da parte sua, ha posto la questione al Commissario Soriero, nonché al segretario Provinciale e Regionale del Pd. Il risultato è stato uno scarico di responsabilità tra un interlocutore e solo alla fine dopo alcuni giorni si è appreso dalla stampa, senza che arrivasse neppure uno straccio di risposta formale, l’esclusione di Piccioni dalle primarie: una scelta che rompe dopo 10 anni il centrosinistra a Lamezia, scellerata ed incomprensibile, dettata solo dall’idea di tentare di prendere le distanze da quanto si è condiviso in questi anni con l’obiettivo di cancellare quella che per alcuni è sempre stata vissuta come una “anomalia”.

Ancora più grave sarebbe se questa scelta fosse il frutto di una linea nazionale tesa ormai a far saltare, da parte del PD, qualunque collaborazione e confronto a sinistra; anche perché proprio in Calabria solo alcuni mesi fa, smentendo questa linea, si sono vinte le elezioni regionali grazie al contributo della nostra lista, e pure scelte diverse da quella lametina sono state compiute in altre città calabresi per le prossime amministrative (Vibo e Castrovillari).

Una parte del PD lametino, partito commissariato in questi anni più volte, strattonato da una parte e dall’altra da coloro i quali vogliono condizionarne le scelte, rischia di consegnare nuovamente la città nelle mani del centrodestra, un centrodestra inaffidabile e pericoloso. Noi per l’amore che abbiamo per Lamezia e per il rispetto del lavoro svolto da tutte le forze del centrosinistra in questi 10 anni, faremo di tutto per impedire che Lamezia torni al passato, per farle ancora una volta guardare con fiducia al suo futuro.

 

 

Commenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    “La incredibile decisione del Pd”
    “scelta grave ed incomprensibile”
    “scellerata ed incomprensibile”

    Carissimi, perché continuate a definire “incredibile” e “incomprensibile” ciò che è chiaro e limpido? Il PD attuale FA SCHIFO, senza mezze misure. Ormai se ne sono accorti anche i ciechi, basta alleanze, e basta corrergli dietro come cagnolini. Il PD non ci vuole alle primarie? Ma siamo noi che non vogliamo fare le primarie del PD, perbacco! Su questo punto ha pienamente ragione l’utente Francesco, tronchiamo una volta per tutte questo stucchevole inseguimento a un partito di centrodestra (e, diciamolo, di ladri, visti gli scandali ormai a frequenza settimanale), che ha imbarcato transfughi da UDC e Forza Italia, che non ha nulla da dire ai ceti meno abbienti e neanche ai ceti medi. Capisco che, con le percentuali attuali, da soli non andiamo da nessuna parte, ma in questa maniera le nostre piccole percentuali servono solo da stampella numerica per l’odioso PD e nient’altro. Ma pensate a cosa è successo a livello nazionale, con il PD che governa grazie al premio di maggioranza preso grazie a Sel. Certo, non si poteva prevedere quel che sarebbe successo, e prima il PD era un’altra cosa, ma alla luce di quel che vediamo oggi, proseguire su questa strada non solo è incoerente, ma totalmente autolesionista per la stessa Sel.

  • Dario

    Continuo a credere che sia pura tattica. Vogliono fare il ruolo degli, passatemi il termine, ingenui, per convincere l’elettorato PD che è proprio il partito di Renzi ad essere in totale malafede, e tentare di conquistarlo.
    Col soggetto unitario però tutto questo dovrà finire: nel frattempo, si raccattino più voti possibile.

  • mariosi

    Cari amici di SEL,cosi’ non andrete lontano se non prendete decise ed autonome distanze da questo indifendibile PD.Meditiamo,lor signori………….

  • francesco

    Pura tattica finalizzata alla conquista di qualche cadrega, in Calabria molto appetibile data la scarsità di posti di lavoro (per il momento trascuro i traccheggi del cosentino).
    Noto che dopo 5 anni dalla nascita di Sel, invece che l’auspicata “grande, moderna, plurale sinistra post-ideologica” ci ritroviamo con un PD renziano al 40 %, ideologicamente attestato sugli interessi della grande finanza e demolitore dello Statuto dei Lavoratori. Con
    Sel sempre ruota di scorta del “centrosinistra” quasi ovunque.Non se ne può più.