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Lunedì, 13 aprile 2015

Lamezia Terme, vince Sonni e perde il candidato del Pd. Piccioni: Visto i risultati verificheremo se possibile intraprendere un dialogo

Tegola per il Pd. Le primarie di Lamezia Terme sono andate come peggio non poteva. Dopo un balletto di divisioni e spaccature i democrat devono incassare una amara sconfitta. Il candidato di “Città Relativa” ha vinto e sarà il candidato sindaco per il centrosinistra, avendo raccolto circa il 41% dei consensi. Si ferma, invece, al 37% il candidato democrat Vincenzo Richichi. A seguire Andrea Falvo, di Città delle Idee e Tonino Leone per i socialisti. Ottima l’affluenza. Si sono recati alle urne, infatti, 3652 elettori, superando di un centinaio di votanti il dato di cinque anni fa quando vinse Gianni Speranza. I dati ufficiali saranno diffusi nella giornata di lunedì dal Comitato per le primarie.

«Il PD dopo dieci anni di condivisione della nostra comune esperienza amministrativa, sempre con ruoli di primissimo piano, ha cercato negli ultimi tempi di prenderne ingenerosamente le distanze creando non poche difficoltà politiche nella maggioranza e lanciando un segnale incomprensibile all’elettorato. L’idea coltivata da alcuni settori del Pd di riportare alla “normalità l’anomalia di Lamezia” rompendo con Sel ed impedendo a Rosario Piccioni, nostro giovane assessore, di partecipare alle primarie si è rivelata gravissima e dannosa per loro stessi» è stato il commento di Speranza sindaco uscente. 

Per Rosario Piccioni, che era stato escluso dalle primarie, «Il Pd ha scelto la vecchia politica ed un approccio burocratico invece che fare i conti con le proprie difficoltà e divisioni interne. Un partito ripetutamente commissariato e sempre in lite al proprio interno, ma con la presunzione di dettare le regole e condurre il gioco. Non si spiega altrimenti il no alla mia partecipazione alle primarie, per giunta dopo che di fatto si era convenuti su quanto nelle settimane precedenti avevo, con tutti i partecipanti al movimento Lamezia Insieme, denunciato. Come avevo sottolineato, confermando la mia disponibilità a partecipare alle primarie, la mia principale preoccupazione era quella che Lamezia potesse tornare indietro agli anni bui degli scioglimenti per mafia, della politica opaca, di un centrodestra pericoloso e inaffidabile. E il mio principale obbiettivo è sempre stato quello di fare andare avanti la città, proseguendo sulla strada dell’innovazione, della legalità, del cambiamento. Verificheremo se, visti i risultati delle primarie di ieri, quel cammino da noi auspicato potrà essere ripreso».