Lavoro e art. 18: le idee confuse del Ministro Guidi
«A questo punto è evidente che Il ministro Guidi, pur essendo alla guida di un ministero fondamentale come lo Sviluppo Economico non ha chiare quali siano le priorità per il Paese e perde tempo a mettere in discussione non solo l’art. 18 ma l’intero impianto dello Statuto dei lavoratori. Il ministro Guidi si ricordi che i tavoli aperti presso il MISE sono circa 160 e in nessuno di questi il problema fondamentale è l’art. 18. I lavoratori non costano troppo e non serve ulteriore flessibilità, l’unica cosa che serve sono gli investimenti per creare lavoro». Lo afferma il deputato di Sel della Commissione Attività Produttive Ciccio Ferrara commentando le parole del Ministro Guidi a Il Messaggero.
«Per far uscire l’Italia dalla recessione occorre ricostruire le filiere produttive e investire in sviluppo, occupazione e riconversione ecologica dell’economia. Serve un piano per il lavoro e una nuova politica industriale. Si lavori per garantire un reddito minimo a precari e disoccupati piuttosto che continuare sulla via della precarizzazione selvaggia e degli attacchi ai diritti di chi lavora. Attacchi che in questi anni non hanno portato né un posto di lavoro in più né un centesimo di investimento», conclude Ciccio Ferrara.
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Dario