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Giovedì, 2 aprile 2015

Lavoro ridotto a merce. Vergogna europea a Modena

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“Niente Inail! Niente Inps! Niente Malattia! Niente infortuni! Da 14 mensilità più tfr si passa a 11, e per giunta con la “max flessibilità”.

Così, con la semplice violenza di un volantino appeso al muro (in allegato le immagini, ndr) vengono “offerti” lavoratori interinali con “contratto rumeno”.

Succede a Modena, ma probabilmente anche altrove, perché non esiste limite al peggio, se il lavoro è merce e non dignità e diritti.

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Presenterò oggi stesso un’interrogazione al ministro Poletti, sperando che almeno stavolta si degni di rispondere.

 

Commenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Spero ci si renda conto che questa è la “flessibilità” che piace tanto a Renzi e al suo merdoso PD. La “minoranza” di quel partito chiagne e fotte, perché sa bene che, finché non se ne vanno loro, Renzi non li caccia, perché portano voti dai vecchi elettori DS-PDS-PCI, che per tradizione e abitudine non riescono a votare altro. E quindi, se Renzi non li caccia, finché stanno nel PD hanno la poltrona assicurata. Attendersi una scissione dunque è una speranza vana, al limite potrà fuoriuscire qualche elemento sano (tipo quel che è successo con Cofferati), ma poca roba. Il parolaio Bersani non se ne andrà MAI, e con lui tutti i suoi valletti.
    Questo per dire che, nonostante la vocazione aperta di Sel (che ritengo una sua componente importante), è fondamentale che l’alleanza col PD sia troncata ovunque, non solo a livello nazionale, perché non si può essere complici di un partito che, oltre ad avere ammazzato il lavoro, sta ammazzando la democrazia con le sue scellerate riforme istituzionali, due obiettivi che non erano riusciti neanche al peggior Berlusconi. E’ il peggior partito attualmente sulla piazza, e il più ipocrita. Mai più alleanze con il PD, almeno fino a che non cambierà radicalmente rotta.

  • francesco

    Posizione netta, chiara e inequivocabile.E’ quel che serve oggi, per ripartire.
    Dubito che in futuro il PD potrà cambiare rotta. Le scelte economiche liberiste e la cieca obbedienza alle Leggi di Mercato (Capitalismo, in soldoni) sono alla base della sua Costituente.
    Peccato che Sel- o forse, oggi, una parte di essa- sia rimasta avvinghiata al PD come il polipo si avvinghia alla zampa di gallina (di color giallognolo).

  • Dario

    È così. Al di là di rare eccezioni (come Casson), è quella la strada da seguire, la stessa di Syriza e Podemos. Credo che il problema più grande sia a livello locale (basta pensare all’Emilia Romagna, ove quel consigliere di Rifondazione, per continuare a esser tale, è passato a Sel). La parte marcia della dirigenza, che è tutt’altro che piccola, aspira ad essere come la minoranza PD. Mi stupisco che gli elettori non puniscano queste scelte votando altri soggetti come le liste dell’Altra Europa.
    Finché i Gennari Migliori non se ne andranno da Sel, sarà difficile anche terminare il cammino iniziato con Human Factor (il nuovo soggetto si scioglierebbe dopo due giorni per le tensioni poltroniste di alcuni).

  • francesco

    In merito alla vergogna di Modena, non scopriamo oggi l’acqua calda.
    In tutta l’Emilia Romagna , specie nel settore turistico della Riviera, ci sono situazioni di sfruttamento bestiale conosciuti da tempo, con il silenzio – assenso degli amministratori locali. Lo denuncia apertamente Piergiovanni Alleva, avvocato del lavoro e consigliere dell’Altra Emilia Romagna.

  • francesco

    Veramente è SEL che sta raccattando i “profughi” del PRC come Oggioni o Cursio Maltese (che alle europee era candidato da indipendnete in quota PRC).
    Ciò detto ma come cavolo si può votare una lista come L’Altra Europa o SEL o il PRC singolarmente che mantengono le stesse facce, la stessa classe dirigente di incapaci e pluri-sconfitti elettoralmente da vent’anni.
    Chiamo in causa Syriza e Podemos ma – forse non ci hai fatto caso – i loro leader NON sono né sindacalisti attempati, né politici ex-ministri (quasi) ex-presidenti di regione che imperversano da decenni sulla scena politica senza schiodarsi da un qualche incarico o ruolo politico che sia. Gente come loro (Vendola e Ferrero) ma anche come Frattoianni o Oggioni (i giovani nati vecchi culturalmente), o Grasi o Ciccio Ferrrara o gli ex verdi da tempo appassiti sono il vero deterrente verso il voto a sinistra e fino a che non sarà fatta TOTALE pulizia, fino a quando – ed è l’unico modo – nascerà una nuova formazione politica che niente abbia a che fare con SEL, il PRC o il sindacato e cammini da sola lasciando questi residuati parassitari al loro destino (intendnedo con esso né le idee, né le istituzioni in quanto tali ma della loro classe dirigenet che sono parassiti che poitranno staccarsi dal corpo solo dopo la loro morte “elettorale”).
    Altre soluzioni non ci sono e chi sopra blatera delle luminose sorti dell’attuale LAltra Europa o è terribilmente ingenuo o in malafede. In entrambi i casi comunque in torto.

  • francesco

    E’ più probabile che Curzio Maltese fosse in quota Repubblica-Espresso.
    Il candidato (anzi, la candidata in quota PRC) era Eleonora Forenza, che è stata eletta proprio nel feudo di Nichi Vendola, la Puglia.Solo per correttezza di informazione. Saluti.

  • Dario

    Il nuovo, il nuovo, il giovane, il più giovane di tutti… Furfaro è vecchio? Il ricambio non può essere immediato, altrimenti accade come con Renzi e la sua classe di giovani buoni a nulla. La tua opinione è quella. Io invece penso che se in Italia fosse fatto quello che Vendola ha fatto in Puglia, saremmo un paese normale o quasi.
    È un problema culturale, non di facce: finché pensionati e dipendenti pubblici voteranno il PD incuranti del futuro proprio e soprattutto dei loro figli, non cambierà mai nulla, questo è il punto. E serve un ritorno degli astenuti al voto: cosa possibile solo con un soggetto serio. Purtroppo in Italia contano più le sigle, ormai: se il PD candidasse Riina, gli elettori lo voterebbero. Io capisco le tue ragioni, ma oggi qualsiasi soggetto di sinistra va, magari anche criticamente, appoggiato a prescindere, perché è una priorità assoluta.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Bah, se parli di correttezza di informazione, diciamola tutta. Gli eletti erano Maltese (in quota Repubblica-Espresso, come giustamente dici tu) e Barbara Spinelli (sempre Repubblica), quest’ultima in due circoscrizioni. Siccome ovviamente si può essere eletti solo una volta, spettava a Spinelli scegliere “dove” ritirarsi, e la sua scelta avrebbe di fatto determinato il terzo candidato eletto, non il voto dei cittadini. La radical-chic Spinelli ha deciso di far eleggere Forenza, invece di Furfaro (candidato di Sel), per questioni di coerenza non meglio identificate, visto che non c’è nulla da rimproverare al buon Furfaro. Questo è perfettamente legale, ma poco corretto verso gli elettori, per grande maggioranza elettori di Sel (basta confrontare i voti in quelle elezioni e quelli di Sel delle politiche del 2013, più o meno invariati). Ecco quindi che si è verificato il paradosso per cui, nonostante la stragrande maggioranza degli elettori dell’Altra Europa provenisse dall’elettorato di Sel, la stessa Sel non ha ottenuto alcun seggio. Una bella lezione, da pensarci su la prossima volta che si sente parlare di “società civile”.
    Ecco, così l’informazione è veramente corretta.

  • francesco

    Sta di fatto che la Forenza ha preso più voti di Furfaro ed era la prima dei non eletti.Tutto qui. La Spinelli, di cui non sono certamente un ammiratore, ha deciso in quel senso perchè i candidati di Sel erano riluttanti a sedersi a fianco dei compagni della Sinistra Europea (come da accordi in Altra Europa) che invece erano propensi a preferire la compagnia del socialdemocratico Schulz, amico e sostenitore della Merkel, e della sua politica.
    Una contraddizione in termini…come spesso succede in Italia in rapporto al PD.
    Il problema è la linea ondivaga si Sel, non la radical-chic Barbara Spinelli.

  • ex/fatica/nemo

    la spinelli aveva detto che si sarebbe ritirata dopo il voto in caso di elezione. come Moni Ovadia, il quale, coerentemente infatti, si ritirò. sinceramente se avessi saputo che il mio voto avrebbe fatto eleggere la spinelli probabilmente, semplicemente, non avrei votato. non ha fatto nulla di illegale, ma molto di poco corretto e, in più, ha mostrato demenza politica nel momento in cui, con il suo ritiro, avrebbe permesso il miracolo di poter portare al parlamento europeo un rappresentante di RC uno di SEL e uno della “società civile” cioè delle tre anime che hanno dato vita a quel progetto politico (fallimentare).
    per lo più, sul punto, sono d’accordo con detestor.