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Venerdì, 13 febbraio 2015

Lazio, Marta Bonafoni entra in Sel: cambio posto ma non idee. Zingaretti: un passaggio che sento mio

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«Sono emozionata. Compio un passo che metto a disposizione della squadra guidata da Nicola Zingaretti e che sento pesare sulle caviglie, come ognuno che faccio in avanti. Del resto, sono allenata alle maratone». Così la consigliera regionale Marta Bonafoni ha ufficializzato il suo passaggio dal gruppo Per il Lazio (l’ex listino) a quello di Sel.

L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte, nella sede nazionale di Sel, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il vice presidente, Massimiliano Smeriglio, il coordinatore regionale del partito, Giancarlo Torricelli, il capogruppo di Sel alla Pisana, Gino De Paolis, e quello in Campidoglio, Gianluca Peciola, oltre al consigliere della lista civica Zingaretti, Gianluca Quadrana, e gli ex colleghi del listino, Daniele Mitolo e Daniela Bianchi.

«Stamattina ho protocollato la lettera di passaggio nel nuovo gruppo e già da mercoledì prossimo siederò nei banchi in alto a sinistra della Pisana- ha spiegato- Cambio posto ma non posizionamento o collocazione, per niente. Il passaggio di oggi è di crescita, slancio e nuova azione, nonché il frutto di mesi in cui con Smeriglio, Zingaretti e De Paolis ci siamo interrogati sul da farsi. Col mio nuovo capogruppo si tratterà solo di stringere i bulloni di una collaborazione che già c’era e allo stesso modo proseguirà la collaborazione con gli ex colleghi del listino ora nel Pd, con i quali lavorerò gomito a gomito. Tutto quello che intendo fare sta nelle linee programmatiche di Nicola Zingaretti».

«Ho valutato positivamente sia la scelta degli altri componenti del listino di passare al Pd che la scelta di Marta Bonafoni di andare a Sinistra ecologia e libertà. Sel infatti è stata parte della fondazione della nostra sfida politica, una parte direi costituente del nostro approccio che ha voluto misurare la propria forza non in termini di rivendicazione dello spicchietto ma di valorizzazione di un progetto di cambiamenro che sta portando benefici alla società. Io ci tenevo ad esserci oggi perché questo passaggio lo sento come mio, è l’evoluzione di una sfida di cui il Paese ha bisogno». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha commentato il passaggio di Marta Bonafoni dal listino ‘Per il Lazio’ a Sel.

«Il listino nasce come strumento di valorizzazione del presidente ma in passato è stato usato dai partiti per la lottizzazione. Io ho fatto le mie scelte con il sostegno delle forze politiche che mi hanno dato autonomia totale: così la direttrice di Radio Popolare si è trovata seduta accanto a un ex comandante dei carabinieri e all’ex presidente delle Acli. Questo pluralismo è ora alla prova del governare bene e non ha prodotto traccia di polemica e lotta interna. Io mi considero l’autista del pulmino che guida e ha il dovere di guardare la strada ma se le cose vanno bene è merito della squadra», ha concluso il governatore.

Per il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, il passaggio di Marta Bonafoni dal listino a Sel è la «scelta più naturale possibile, seppur con l’indipendenza, ma Sel è un partito di indipendenti e autonomi, non ci spaventa». Poi ha ricordato quando fu scelta per essere inserita nel listino del presidente Zingaretti: «Quando con Nicola parlammo della composizione del listino il suo nome è venuto naturale, una scelta che abbiamo ritrovato in Consiglio». E a proposito del listino «ha svolto una funzione importantissima. Avere immesso nel Consiglio personalità, competenze, profili nuovi per fortuna non abituati alla macchina amministrativa ha portato alla tenuta della nostra esperienza di governo. Dopo due anni è cambiato tutto: i consiglieri del listino sono chiamati a scelte più impegnative e maggiori responsabilità, la gran parte giustamente ha scelto di entrare nel gruppo del Pd ma spero che questa loro specificita’ resti». Con l’ingresso di Marta Bonafoni «non solo lavoriamo per rafforzare Sel ma dobbiamo ridare una speranza a questo Paese e quello che facciamo nel Lazio e’ costruire gocce di questa speranza», ha concluso Smeriglio. Gino De Paolis, capogruppo e unico membro fino a poco fa del gruppo di Sel alla Pisana, è colui «che deve sorridere di più. È stata dura in questo periodo essere un solo consigliere solo per tutta la Regione. Una cosa che quasi non si dovrebbe permettere perché da soli si possono dare solo risposte parziali a un macromondo. L’ingresso di Marta non è un acquisto, noi l’abbiamo riscattata, con lei abbiamo già giocato diverse partite insieme. Noi siamo la maggioranza e non siamo in coalizione in maniera laterale ma centrale rispetto ai temi». Il coordinatore regionale di Sel, Giancarlo Torricelli, ha salutato l’arrivo di Marta Bonafoni come «un fatto estremamente importante e mi piace collegare la sua adesione all’evento Human Factor e alla manifestazione di domani a sostegno di Tsipras e del popolo greco contro le politiche di austerità in Europa. C’è il tentativo di ricostruire, a partire dai problemi che materialmente vengono vissuti, un campo della sinistra che sappia parlare la lingua del reddito, del lavoro e della riconversione ecologica».

Bonafoni entra in Sel da indipendente: «Un’indipendenza che mi terrò gelosamente stretta ma altrettanto farà Sel, perché è una chiave di lettura di questa fase dove bisogna andare oltre ogni recinto e collocazione, che ci ha tenuti separati anziché  lavorare insieme».

Commenti

  • francesco

    Dal piano terra , al primo piano. C’è solo una rampa di scale per il secondo…

  • Ernesto Nieri

    Meno male che Zingaretti non è Rossi, neo- folgorato dal renzismo…

  • Dario

    Tuttavia non mi ha mai convinto molto: ma la fisiognomica non è una scienza. Un peccato per Rossi che davvero è persona capace, e lo stesso vale per Emiliano, che Sel continua a sostenere nonostante gli attacchi diretti giornalieri e la volontà di inciucio con l’UDC, uno zombie,