Legge di stabilità, Acta: 800 milioni per le partite Iva, ma niente per i freelance
Ho finalmente potuto esaminare la versione ufficiale della legge di stabilità e i suoi allegati. Sono confermate le anticipazioni del sole 24 ore sui termini di applicazione del regime dei minimi, commentato nel precedente post: c’è un deciso ampliamento della soglia di fatturato che definisce l’appartenenza al regime dei minimi per alcune categorie (soprattutto commercianti ) e una forte riduzione per altre (tra cui freelance, ma anche agenti di commercio).
La lettura dei dati economici completa il quadro, dando conto di come andranno distribuiti i tanto sbandierati 800 milioni.
I freelance sono stati esclusi dall’ampliamento delle tutele del jobs Act perché non dipendenti e dal bonus degli 80 euro perché vale sempre lo stereotipo di evasori. Non si prova neppure a distinguere entro il lavoro autonomo, ad individuare chi effettivamente evade e chi no, magari premiando chi è completamente rintracciabile nei pagamenti. Al contrario, con la legge di stabilità si sceglie di premiare il lavoro autonomo tradizionale, rivolto alle persone e quindi a maggior rischio di evasione fiscale, con un ampliamento dell’applicazione di un regime fiscale, che, tra le altre cose, prevede l’esclusione dagli studi di settore.
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Luca Angeli