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Martedì, 28 gennaio 2014

Legge Elettorale, Migliore: forse si dovrebbe chiamare Forza Italicum. Non si sottragga la discussione al Parlamento

Traballa l’accordo Pd-Forza Italia. Secondo voci di corridoio a Montecitorio la situazione sul fronte della legge elettorale è fluida. Forse anche troppo visto che cambia di ora in ora se non addirittura minuto per minuto. Lo dimostra la discussione sugli emendamenti al testo presentato da Pd, Ncd e Forza Italia. In un primo tempo sembrava che Pd e Forza Italia avessero ritirato tutti gli emendamenti, ma poi è stato chiaro che la situazione era tornata a lunedì sera. Il Pd mantiene tre emendamenti (soglia del doppio turno, delega al governo per la formazione dei collegi e primarie obbligatorie per legge) mentre Forza Italia non ne ritira nessuno. Al vaglio della commissione Affari costituzionali l’ammissibilità degli oltre 300 emendamenti, di cui, secondo il presidente della commissione e relatore della legge Francesco Paolo Sisto, dovrebbero rimanere in piedi circa 250. È possibile a questo punto che l’inizio dell’esame nell’aula della Camera della legge elettorale slitti al 30 gennaio: è quanto è emerso dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. «Il 30 gennaio – puntualizza il capogruppo Pd, Roberto Speranza – è il termine massimo per andare in Aula».

Il Capogruppo di Sel, Gennaro Migliore membro della Comissione stamattina chiede al Pd se quella che viene chiamata legge Italicum non sia invece un Forza Italicum: «Noi non siamo disponibili a veder sottratta la possibilità di discutere in parlamento per fare rapidamente una buona legge elettorale»

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