Legittima difesa, una pessima legge che guarda la pancia dei cittadini
Quella sulla legittima difesa è una pessima norma. Una norma che guarda più alla pancia dei cittadini che alla ragione. E credo che dovremmo andare alle ragioni profonde del perché c’è tutta questa insistenza su questa materia. Che riguarda tutto meno che la sicurezza dei cittadini. Quelle sono tutte balle utili solo per alzare il polverone. La proposta della Lega, di Fratelli d’Italia e altri, è una versione molto hard della legittima difesa: si può sparare alla schiena e magari anche usare la motosega dopo. Poi c’è una versione soft, che è quella del Partito Democratico, per la quale si può sparare alla schiena, ma se ricorrono alcune condizioni, quali il turbamento grave, eccetera.
In realtà ci troviamo davanti ad una strumentalizzazione costante di fatti di cronaca. Strumentalizzazione che ha dietro interessi economici importanti. L’Italia è il secondo produttore al mondo di armi leggere che esportiamo tra l’altro anche in Paesi, Egitto compreso, dove non dovremmo. La legge che regola il commercio delle armi prevede che al Parlamento venga consegnata una relazione annuale. Relazione diventa sempre più opaca, da dove sono scomparsi i nomi, le quantità, gli importi. Allora, credo che, piuttosto che di difesa legittima il Parlamento dovrebbe discutere di quella reazione, porla all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula, per vedere dove finiscono le armi leggere italiane, altro che ampliare il mercato interno. Facciamola questa discussione, facciamola fino in fondo.