Lettera aperta dell’assessora Monica Cerutti ad Alfano: rivedere il sistema di gestione dei permessi dei richiedenti asilo
Lettera aperta dell’assessora regionale del Piemonte Monica Cerutti al ministro Alfano e al prefetto Mario Morcone per porre una semplice domanda: ma veramente l’unica soluzione possibile è rispedire al mittente gli immigrati che arrivano in Italia?
Monica Cerutti parte dal caso nel suo territorio dove un paese intero si è mobilitato per evitare l’espulsione a sedici giovani profughi provenienti dal Mali. Il comune in questione è quello di Pettinengo, provincia di Biella, che conta 1.500 abitanti. I migranti da un anno sono ospiti dell’associazione Pacefuturo Onlus e in questi trecensessantacinque giorni hanno atteso l’esito della richiesta di protezione internazionale. La risposta è arrivata in questi giorni: un secco diniego da parte della Commissione territoriale e dal Tribunale di Torino. A breve dovranno dunque lasciare Pettinengo e l’Italia. Al fianco di questi migranti si è schierato l’intero paese.
E ci sono altri i casi, citati dall’assessore Cerutti dove persone provenienti da Gambia, Senegal, Mali, Burkina e Benim hanno visto arrivare un diniego che ha direttamente portato ad una brusca interruzione di importanti percorsi di inserimento sociale. “In un caso – scrive Cerutti – un migrante malese ha ricevuto la comunicazione durante il suo tirocinio in Prefettura come facilitatore presso un’associazione al cui termine si sarebbe potuta concretizzare un’assunzione ormai sfumata. Così come sono svanite le possibilità lavorative di altri due migranti malesi impegnati in tirocini da apicultori».
«Questi esempi – prosegue – dimostrano come la solidarietà sia ancora un valore fondante che unisce gli italiani. Credo però che sia giunto il momento di affrontare una delle problematiche che fa inceppare il meccanismo di accoglienza del nostro Paese: l’alto numero di dinieghi da parte delle Commissione territoriali. In tutto il 2014 la percentuale di dinieghi è stata del 38%; a gennaio 2015 era già salita al 48%, un aumento dell’10%».