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Giovedì, 27 marzo 2014

Lista Tsipras da Boldrini. Cecilia D’Elia: «Ce la facciamo ma legge per raccolta firme va cambiata»

Cartolina_FB

La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha ricevuto in due incontri, i rappresentanti della lista ‘L’altra Europa con Tsipras’ e della Federazione dei Verdi in merito alle modalità per la raccolta delle firme e per la presentazione delle liste alle prossime elezioni europee. Al centro dei colloqui la norma della legge 18 del 1979 che impone di raccogliere almeno 3mila firme in ogni regione d’Italia, indipendentemente dal numero di abitanti della regione stessa, pena la cancellazione della lista nell’intera circoscrizione elettorale.

La presidente Boldrini ha giudicato “ragionevole e condivisibile” la richiesta di modificare questa regola. Ha ricordato però che “la questione può essere risolta solo mediante un intervento legislativo”. Un testo contenente alcune modifiche alle norme per il voto europeo è già stato votato dal Senato ed è ora all’attenzione della commissione Affari costituzionali alla Camera. L’inizio dell’esame in Aula sarà deciso nella capigruppo in programma oggi a Montecitorio.

Uscendo dall’incontro a Montecitorio i rappresentanti della Lista Un’Altra Europa con Tsipras hanno commentato. «Noi ce la faremo in ogni caso», ma hanno posto un problema generale di una legge “che presenta profili di incostituzionalità”. Dopo l’incontro Cecilia D’Elia di Sel (partito che aderisce alla lista Tsipras) spiega a Repubblica.it che «la legge prevede la raccolta dello stesso numero di firme per tutte le regioni, dalla Lombardia alla Valle D’Aosta» e le ragioni per cui questa legge va cambiata.

 

 

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