L’Italia fra Frida Kahlo e l’assessora alla Cultura del comune di Lavis
C’è un’Italia, a Roma, che rende omaggio a una grande artista, Frida Kahlo, e la cui mostra dedicata viene ricompensata con un successo internazionale. Poi, c’è un’Italia più piccola e anche un po’ misera, rappresentata dalla giunta di Lavis, un comune del Trentino che nega il patrocinio a uno spettacolo dedicato alla pittrice messicana perché in un passaggio scenico due donne ballano tra loro in maniera sensuale e, si dice, si veda pure un bacio sul collo tra le due.
L’assessora alla cultura e all’istruzione di Lavis, Germana Comunello, quella scena non la digeriva e non la riteneva appropriata ai valori del proprio comune: “una scena che richiama l’amore tra due donne non la possiamo ammettere. Si rischierebbe di far passare il messaggio che ciò è accettabile come l’amore tra un uomo e una donna. Per questo dovreste tagliare quella parte di spettacolo”.Questo avrebbe detto l’assessora per spiegare agli organizzatori dello spettacolo la sua intenzione di non patrocinare, come Comune, la loro rappresentazione teatrale.
Lo spettacolo si farà lo stesso. Il comune non poteva censurarlo. Ma quel ballo sensuale costerà allo spettacolo il mancato patrocinio. E quindi il pagamento dell’auditorium, che con il patrocinio sarebbe stato gratuito. Una storia misera, di una piccola Italia e di una giunta che nega la rappresentazione artistica della vita e vorrebbe decidere anche le sfumature di uno spettacolo dedicato a un’artista di fama mondiale. Liberiamoci presto di questa piccola Italia.