L’ottovolante di Renzi
Come può uno scoglio arginare il mare, anche se non voglio torno già a volare…
E adesso, sono parole sue, si sale sull’ Ottovolante e si parte, finalmente. Destinazione ancora incerta, ma non è questo che conta. Allacciamoci intanto le cinture, poi vedremo. Ma non si viaggia, si vola, e per quattro anni, fino al 2018, con gli stessi compagni di scompartimento di prima, pare di capire. Saliscendi da mozzare il fiato strozzato in gola, dirupi da lambicare, caverne da cui sbucare a mille all’ora e sprofondi da sorvolare toccando quasi il cielo.
Il convoglio, si sa, scheggia impetuoso sulle montagne russe senza freni. E durante il tragitto, vedrete, metà del quale condotto a testa in giù (Schifani teme già di spettinarsi), il nuovo luna park che in un battibaleno è diventata la politica italiana porterà il lampo a raggiungere, cosa mai vista, il tuono e tenterà subito dopo di superarlo. “Purché facciate presto”, fa sapere incauta da Berlino la Cancelliera. Frau Angela, più in fretta di così? Lo dice lei, poi, che per formare il suo governo, pur vincendo e bene le elezioni, ci ha messo quasi tre mesi. Gli altri, i socialdemocratici, avevano addirittura perso tempo per far esprimere con un referendum gli iscritti sul programma della “grossa coalizione”.
Qui da noi non se ne vede affatto il bisogno, perché il programma è chiaro, è uno, uno solo: si passa di botto dalla pratica zen, troppo lentamente meditativa, all’energia cinetica della velocità pura. La cifra nuova, per ora, è questa. E’ tanto, per un paese fermo sulle ginocchia e rassegnato al proprio stanco immobilismo. Ed è poco, troppo poco, per un paese che voglia muoversi sapendo anche dove andare, una volta tanto. Abbiamo vissuto l’avventura del “milione di posti di lavoro” conclusa con il record europeo della disoccupazione, poi della tecnica bocconiana che sa far di conto e mette i conti a posto con il numero ancora indefinito degli esodati. E’ possibile stavolta avanzare la semplice richiesta di fermare un istante, un solo istante, l’Ottovolante e chiedere al pilota di compilare ai box la scheda “contenuti del volo”?
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ANDREA NOBILE