L’unità e la partecipazione?
Per le elezioni regionali abbiamo immaginato di creare un luogo politico che contenesse al proprio interno la sinistra dei partiti e anche quella meno strutturata, le forze ambientaliste, le energie di tante esperienze che nei territori trovano coesione e progetto su temi dirimenti e fondamentali come i beni comuni. Abbiamo immaginato questo luogo ricco di idee e di storie anche diverse che potessero trovarsi nello stesso programma e infine rivolgere all’elettorato il giudizio su quell’operazione e sulla collocazione politica se dentro o meno il centro sinistra, se in collaborazione o meno con il partito democratico.
Nonostante gli sforzi e i numerosi tentativi quel progetto è scemato, impedito proprio da coloro che dichiarano la volontà di unire la sinistra, volontà disattesa nei comportamenti. Non si sarebbe nemmeno trattato di fare gli ormai svuotati di significato passi indietro per farne in avanti, sarebbe stato un procedere insieme forti delle proprie identità da condividere.
Così SEL si è trovato da solo a perseguire comunque una parte di quel sogno e di quel progetto. Così SEL ha deciso di rimettere la decisione della collocazione politica al proprio elettorato. Una consultazione vincolante e netta in cui si chiedeva di accettare o meno di far parte ancora una volta del centro sinistra.
È stata una scelta coraggiosa passata attraverso dubbi e perplessità, critiche e responsabilità, dialettica anche aspra e schietta ma proprio per questo giunta ad una sintesi condivisa. Sel Emilia-Romagna ha scelto di non cedere ma allargare la propria sovranità agli elettori. Lo ha fatto per capire in quale direzione fosse proiettato il nostro orientamento la nostra percezione, lo ha fatto per unire e riportare coesione in un partito che stava soffrendo una certa dicotomia post europee/amministrative, lo ha fatto per creare uno strumento che possa diventare prassi o addirittura norma affinché, in equilibrio, sia capace insieme agli organi dirigenti di assumersi la responsabilità delle scelte del partito, lo ha fatto perché allargare la responsabilità significa lavorare tutti insieme.
Il risultato della consultazione, tutt’altro che scontato, ha scelto di collocarsi all’interno del centro sinistra. La scelta più difficile, la strada più ardua quella di essere la sinistra di un centro sinistra che sembra ormai compromesso irrimediabilmente dal Governo Renzi, un centro sinistra del quale difficilmente si immagina il futuro. Ma è la scelta di coloro che non si scoraggiano mai e che persistono ostinatamente.
SEL Emilia-Romagna sarà conseguente la scelta degli elettori e il proprio lavoro a partire da subito è portare il massimo impegno e la forza delle idee che abbiamo sempre dimostrato. Sarà il nostro impegno concreto e utile a dare l’esempio della Sinistra che vogliamo e che continueremo a progettare ogni giorno e a percorrere ogni via possibile per realizzarla. Dopotutto la Storia è quella cosa che si fa quando si agisce il presente.
*Coordinatrice Emilia Romagna SEL