Mafia Capitale, Marino: «Con noi affari finiti». Vendola: ma il ddl anti-corruzione è montagna che partorisce topolino
Il sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente di Sel Nichi Vendola, lo scrittore Giancarlo De Cataldo, l’ex presidente della commissione antimafia Francesco Forgione, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio e Lucia Annunziata. Tutti riuniti al Teatro Ambra Jovinelli a Roma per l’iniziativa pubblica “Affari, criminalità, corruzione: cambiamo tutto” organizzata da ‘Sinistra ecologia libertà’.
Si parla di “Mafia Capitale”, l’inchiesta che ha provocato un terremoto anche politico a Roma, e del “mondo di mezzo”. “Gli affari per quella gente sono finiti, nella nostra amministrazione posto per quelle persone non c’è” ha esordito il primo cittadino della capitale. “Credo che chi ha creato discontinuità, chi nelle intercettazioni era visto come un nemico da far cadere, debba andare avanti e continuare l’amministrazione sana e pulita di questa città”, ha aggiunto. ”Roma è composta nella stragrande maggioranza da persone perbene che non possono, con lo scioglimento del Comune per mafia, essere buttate nel fango come quelli che andrebbero invece portati in prigione per poi buttare le chiavi”
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