Max Fanelli chiede semplicemente dignità
La prima volta che incontri Max piangi, la seconda impari a conoscerlo e scopri la sua forza, dirompente come un pugno sullo stomaco ed uno schiaffo in faccia, tanto da non riuscire a restare indifferente, perchè scopri l’amore, scopri la vita dentro un corpo imprigionato dentro la SLA.
Si chiama Massimo Fanelli, si fa chiamare Max, ha la SLA e non chiede di morire, chiede semplicemente dignità, perchè lui non ci sta a farsi murare vivo dentro il suo corpo, soprattutto per chi – come lui – ha passato la vita a difendere i diritti.
Il movimento nato intorno alle sue battaglie, #iostoconmax ha svolto un lavoro di sensibilizzazione intorno al tema del fine vita, del testamento biologico e della libertà di poter morire in maniera dignitosa: tante cittadine e tanti cittadini hanno raccolto il nostro appello, sottoscritto la legge di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni che giace in qualche cassetto dimenticato del Parlamento, esortato i parlamentari a far si che questa legge venga calendarizzata e discussa.
E’ nato un intergruppo, tanti sono i parlamentari sensibili ed a disposizione di questa battaglia, Arturo Scotto, il nostro Capogruppo ha chiesto più e più volte che questa e le altre leggi che trattano lo steso argomento vengano calendarizzate.
C’è un ritmo per ogni fase, oggi non c’è più tempo per le parole, servono i fatti e noi di Sinistra Ecologia Libertà non vogliamo più aspettare.
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Sil Bi