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Giovedì, 14 maggio 2015

Michele Mommi, primo candidato dichiaratamente gay alle elezioni regionali: ecco perché mi candido con Umbria più Uguale

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Questa mattina Michele Mommi ha presentato, durante una conferenza stampa, la propria candidatura raccontando i suoi anni di impegno civico e le numerose esperienze internazionali svolte.

Primo selezionato nella prima edizione del progetto “Improve Your Talent” della Camera di Commercio di Perugia per la promozione del Made in Umbria all’estero, è stato recentemente definito dalla rete Italents un talento che, dopo varie esperienze formative e professionali in Spagna, negli Stati Uniti ed in America Centrale ha fatto ritorno per mettersi a disposizione del proprio territorio d’origine: “un viaggio anomalo, se si considera la consuetudine italiana di salutare le giovani eccellenze che partono per l’estero”, dichiara Mommi, che aggiunge: “Lavorare e vivere all’estero è fondamentale per apprezzare aspetti dell’Italia e della nostra regione ai quali siamo abituati ma che si riescono ad apprezzare quando ci si accorge che non sono scontati altrove. Per questo ritengo che l’Umbria abbia enormi potenzialità, gran parte delle quali ancora poco sfruttate, almeno non adeguatamente, come il turismo, il nostro patrimonio artistico e culturale, e i nostri prodotti di qualità”.

umbria

“Mi candido perché il governo dell’Umbria nei prossimi cinque anni avrà un ruolo cruciale nell’invertire un trend di povertà non solo economica ma anche di diritti” ricorda Mommi, che continua: “Una regione che dovrà scommettere sui diritti delle persone che ne sono private, quelle che non hanno lavoro e che sono fuori da qualsiasi meccanismo di garanzia e di aiuto (se non l’ammortizzatore sociale familiare per alcuni), sui diritti delle donne e delle persone omosessuali e transessuali, la cui condizione è ancora lontana dalla piena uguaglianza, sui diritti delle persone immigrate, troppo spesso indicate come un problema e non come un’opportunità”.

In particolare il giovane candidato si è impegnato a presentare un progetto di finanziamento e di sostegno di 100 idee ogni anno per far nascere imprese e creare lavoro, e a far approvare la legge “contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, la legge “per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini” e quella per il diritto allo studio, già depositate in Consiglio Regionale. Si impegnerà, infine, a proporre l’istituzione di un Servizio Civile Regionale (della durata di sei mesi e retribuito), rivolto a giovani disoccupati e dedicato ai lavori di manutenzione e ripulitura del territorio in accordo con i Comuni e la protezione civile.