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Giovedì, 14 aprile 2016

Migranti, gli hotspot violano la Convenzione di Ginevra. Vanno chiusi

Taranto

Ho depositato una interrogazione al Ministro dell’Interno ed al Presidente del Consiglio circa la situazione che riguarda l’Hotspot per migranti di Taranto, operativo dal 17 marzo scorso.

Il Governo ha il dovere di intervenire immediatamente.

A mio giudizio, infatti, gli Hotspot vanno chiusi a causa della assenza di una specifica regolamentazione, in ordine alla sua natura giuridica ed alla violazione della Convenzione di Ginevra, dell’articolo 13 della Costituzione italiana e della stessa circolare del prefetto Morcone dell’8 gennaio scorso.
Inoltre chiedo che l’Esecutivo si attivi immediatamente con iniziative volte a supportare gli impegni degli enti locali che stanno provvedendo, per le proprie competenze, a garantire condizioni dignitose in emergenza per numerosi migranti abbandonati a se stessi.

Non è possibile che gli stranieri, come avvenuto, siano trattenuti nella struttura oltre 72 ore dopo la loro identificazione, che non siano informati puntualmente dei loro diritti o che siano raggiunti da provvedimenti di respingimento differiti.
Cosa che è avvenuta appunto fra il 31 marzo ed il 1 aprile, quando 250 migranti marocchini non hanno avuto altra possibilità che riversarsi nella stazione ferroviaria cittadina, abbandonati a loro stessi, senza denaro e senza sostegno di alcun tipo.

Non possiamo più assistere a vere e proprie emergenze sociali, di cui le prime vittime sono proprio i migranti.
Ripeto, il Governo ha il dovere di intervenire immediatamente e di affrontare, una volta per tutte, la questione dei flussi migratori non sulla base dell’emergenza ma riconoscendone la natura strutturale.
E’ necessario mettere in atto interventi e assumere decisioni che garantiscano accoglienza e rispetto dei diritti umani anziché, come accade con il sistema degli hotspot, relegare alla clandestinità migliaia di persone e sospendere i diritti costituzionalmente previsti.

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